Affari legali

AFFARI LEGALI. Cartelle esattoriali e scadenze fiscali alla luce del Coronavirus: le ultime novità

Il quadro, come risultante dal combinato disposto dei provvedimenti già approvati in via definitiva: con il “Cura Italia” e con il successivo Decreto “Rilancio”

La questione di fondo è sempre la stessa, fin troppo nota: il blocco totale di gran parte delle attività economiche nei mesi di marzo, aprile e – seppur con minore estensione – anche di maggio di quest’anno, ha posto una vasta platea di contribuenti in condizioni di carenza di liquidità, con conseguente incapacità di adempiere puntualmente ad una molteplicità di pagamenti programmati per la corresponsione di imposte, contributi e cartelle esattoriali.

Sotto tale, ultimo aspetto, vediamo di riassumere il quadro, come risultante dal combinato disposto dei provvedimenti già approvati in via definitiva: con il Decreto Legge n. 18/2020 “Cura Italia” e con il successivo Decreto “Rilancio”. I pagamenti della maggior parte delle cartelle esattoriali con termini di riscossione fra l’8 marzo ed il 31 agosto 2020 sono stati sospesi, pertanto la riscossione potrà riprendere, salvo proroghe ulteriori, a decorrere dal 1° settembre 2020.

Sono soggetti alla proroga le cartelle di pagamento emesse da tutti gli agenti di riscossione, nonché gli avvisi di accertamento esecutivi emessi da Agenzia delle Entrate, avvisi di addebito emessi da enti previdenziali (INPS, Casse Previdenziali autonome), avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia Dogane e Monopoli per il pagamento di imposte relative ad importazione e commercializzazione generi di monopolio, ingiunzioni emesse da Comuni, Province e Regioni ai sensi del R.D. n. 639/1910 (Regio Decreto 14 aprile 1910 n° 639, recante il “Testo Unico per la riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato”), ossia ordinanze ingiunzioni, solitamente relative a sanzioni o mancati pagamenti tasse locali, ed infine i nuovi atti esecutivi emessi dagli enti locali per le entrate tributarie e patrimoniali.

Il pagamento delle somme dovute potrà essere effettuato in unica soluzione entro il 30 settembre 2020, salvo richiesta di rateizzazione. Un discorso a parte meritano i pagamenti per coloro che abbiano aderito al cosiddetto “saldo e stralcio” ed alla “rottamazione ter” disposti nel 2018/2019 dal precedente governo Conte; queste rate, sebbene sospese in forza dei due decreti legge, dovranno essere pagate improrogabilmente in un’unica soluzione entro il 10 dicembre 2020, a pena della perdita dei benefici ottenuti in quella sede.

Infine, alla data di oggi, a dispetto delle reiterate richieste provenienti anche dalle organizzazioni professionali – commercialisti, in primo luogo – non risulta essere stata concessa alcuna proroga delle scadenze fiscali inizialmente previste per il 30 giugno e poi prorogate al 20 luglio 2020. Si segnala come più di uno studio di consulenza fiscale abbia comunque riprogrammato, su richiesta dei propri clienti, la scadenza di tali adempimenti al prossimo 20 agosto, con il pagamento di una modesta maggiorazione, lo 0,40%, su quanto dovuto.

Non è al momento possibile fare alcuna previsione su quanto potrà accadere in futuro, poiché  l’assetto economico e politico italiano, notoriamente instabile, potrebbe mutare rapidamente per effetto di eventi sopravvenuti interni, ovvero del quadro internazionale.

Roberta Romeo

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