Ieri sera, dopo un vertice al quale hanno partecipato il premier, Giuseppe Conte ed i ministri Lamorgese, Boccia e Catalfo, Palazzo Chigi ha dato il via libera al progetto degli “assistenti civici”.
“I ministri interessati proseguiranno nelle prossime ore nel mettere a punto i dettagli di questa iniziativa – hanno fatto sapere fonti dell’Esecutivo -, che mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di ANCI di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato”. Gli assistenti civici “non saranno incaricati di pubblico servizio e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di Polizia”.
L’iniziativa fortemente voluta dal Ministro per gli Affari Regionali, Vincenzo Boccia, riguarderà 60mila volontari. Sostenuto dal presidente dell’Associazione Comuni (ANCI) Antonio Decaro, è volto al sostegno di coloro i quali non riescono a farcela con i propri mezzi ma anche per far rispettare le norme in materia di distanziamento sociale, divieto di assembramento ed uso della mascherina. Non tutti però sono convinti dell’effettiva utilità di queste figure della Fase 2. Anche all’interno della stessa maggioranza non sono mancate posizioni critiche. Tra chi aveva espresso perplessità anche il Ministero dell’Interno, affermando di non essere stato preventivamente informato del progetto. Proprio a causa di questa frattura nella comunicazione tra ministeri, si è reso necessario il vertice di ieri sera, servito a dirimere le incomprensioni che avevano segnato la giornata.
Antonio Marino