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Calcio: le nuove regole

La piena operatività prenderà il via il prossimo 25 giugno

Va cambiando qualcosa nelle regole del gioco del calcio. Sia chiaro, nessuna rivoluzione; nulla che abbia la stessa portata del divieto per il portiere di controllare il pallone con le mani dopo il retropassaggio di un compagno, né dell’introduzione della VAR.

La prima innovazione, risalente al 1992, ha di fatto reinventato il ruolo del portiere imponendogli di sapersi disimpegnare con naturalezza anche con i piedi. La seconda, diversamente, nella sua aspirazione a far aderire il più possibile il gioco ad un ideale di giustizia, non ha inciso sull’elemento puramente tecnico del calcio, quanto su quello emotivo, arrivando addirittura a strozzare in gola un grido di esultanza in attesa del pollice alzato da parte della tecnologia.

I nuovi accorgimenti, di peso ben inferiore rispetto a quelli sopra citati, sono già in vigore per le competizioni FIFA, mentre diventeranno definitivamente operativi a partire dal prossimo 25 giugno in ambito UEFA.

In materia di fallo di mano, per esempio, sarà costante il principio della volontarietà; tuttavia, al fine di evitare equivoci, sarà sempre punibile l’intervento di mano se questa sarà al di sopra della spalla o innaturalmente larga rispetto al corpo. Nessuna discussione, invece, in caso di gol di mano; indipendentemente dalla volontarietà, la rete sarà indiscutibilmente annullata. Saranno poi tempi duri per gli attaccanti schierati furbescamente in prossimità della barriera in occasione dei calci di punizione; per loro viene infatti introdotta una distanza minima di un metro dalla barriera.

Il rinvio del portiere, poi, non sarà più sottoposto all’obbligo di varcare la linea dell’area di rigore. In occasione dei calci di rigore, poi l’estremo difensore potrà spostare un piede al di là della linea di porta; qualora entrambi i piedi dovessero risultare oltre il limite, la VAR sarà abilitata ad intervenire a rilevare l’irregolarità in caso di parata.

Cambia qualcosa, poi, anche per gli arbitri; verrà infatti introdotta l’ammonizione anche a carico degli allenatori, destinati poi ad essere automaticamente squalificati per il turno successivo in caso di cartellino rosso. Il direttore di gara, poi, non sarà più considerato alla stregua di un palo ove dovesse accidentalmente toccare il pallone; se dal suo tocco, infatti, dovesse scaturire un vantaggio consistente in un assist o addirittura in un gol, l’azione dovrà essere immediatamente arrestata.

Sarà poi ammessa la sostituzione veloce, per cui il giocatore sostituito potrà abbandonare il campo dal punto più vicino e non necessariamente dal centro del campo. Sempre allo scopo di garantire la massima fluidità di gioco e la reale concretizzazione di una situazione di vantaggio, l’arbitro dovrà attendere l’esaurimento dell’azione prima di estrarre il cartellino, perdendo così la discrezionalità della decisione. Non esisterà più, infine, la palla contesa; l’arbitro la consegnerà a chi ha diritto di giocarla, con l’avversario che non potrà essere ad una distanza inferiore ai quattro metri.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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