Speciale Russia 2018

Calcio, Mondiali: decisi i primi due ottavi di finale

Saranno Uruguay-Portogallo e Spagna-Russia

La terza giornata dei gruppi A e B decreta i primi due incroci nei quarti di finale del Mondiale; a Sochi, il 30 giugno prossimo, l’Uruguay, primo nel girone A, incontrerà il Portogallo, secondo nel proprio raggruppamento, mentre il giorno successivo, al “Lužhniki” di Mosca, saranno di scena la Spagna e la Russia.

Nel gruppo A restava unicamente da mettere in ordine le qualificate, con Uruguay e Russia a punteggio pieno e già sicure del passaggio del turno; a Samara, il confronto diretto si è concluso con un limpido 3-0 a favore dei sudamericani. Le marcature sono state aperte al 10° minuto da Suarez con una rasoiata su punizione, mentre al 23° Cheryshev è incorso nello sfortunato autogol del raddoppio deviando nella propria porta una conclusione dalla distanza di Laxalt. Con il risultato sostanzialmente già definito, al 36° il match si è compromesso ulteriormente per i russi, che sono rimasti in dieci uomini per effetto dell’ineccepibile espulsione di Smolnikov; al 90°, infine, è arrivato per gli uruguagi anche il tris di Cavani, rapacissimo sulla corta respinta di Akinfeev.

Si giocava invece solo per l’onore a Volgograd, con l’Arabia Saudita che ha battuto l’Egitto per 2-1 in un match denso di significati geopolitici, ma irrilevante nell’economia del girone. I nordafricani si sono portati in vantaggio al 22° grazie ad un bel pallonetto di Salah; il gol su rigore di Salman poco prima dell’intervallo ha ripristinato la parità, con i mediorientali che una manciata di minuti prima avevano fallito un altro tiro dal dischetto (decisiva deviazione sulla traversa di Elhadary in opposizione al tiro di Fahad). A tempo abbondantemente scaduto è poi arrivato anche il gol vittoria di Salem per gli arabi, che chiudono così il girone a quota 3 punti, mentre l’Egitto finisce inchiodato a zero.

Nel gruppo B, Spagna e Portogallo si contendevano invece la vetta del raggruppamento, con l’Iran potenziale terzo incomodo; a Kaliningrad, Spagna-Marocco, con gli africani già eliminati, è finita 2-2, mentre a Saransk, Iran-Portogallo si è conclusa 1-1. Iberici e lusitani hanno così chiuso il girone in parità a quota 5 punti, ma le “Furie Rosse” sono risultate prime in virtù dei gol segnati, uno in più dei portoghesi; fino a pochi secondi dal termine, peraltro, le posizioni di classifica erano invertite, essendo il Portogallo in vantaggio e la Spagna sotto di un gol.

I dirimpettai dello stretto di Gibilterra hanno infatti dato vita ad un match assai combattuto, con la Spagna a dover inseguire due volte un Marocco tutt’altro che domo, benché già con le valige pronte. Al vantaggio nordafricano di Boutaib (14°) ha replicato rapidamente Isco (19°); nella ripresa, poi, all’81° En-Nesyri ha riportato avanti il Marocco sopravanzando Sergio Ramos con un potente stacco di testa. Quando il confronto sembrava indirizzato verso una prestigiosa affermazione marocchina, con gli spagnoli condannati al posto d’onore nel girone, è però arrivato al 92° il pareggio di tacco di Aspas, convalidato grazie alla VAR dall’arbitro uzbeko Irmatov tra le proteste dei giocatori nordafricani, che invocavano una posizione irregolare (e il dubbio rimane) dell’attaccante della “Roja”.

Contemporaneamente, a Saransk, il Portogallo fabbricava pentole e coperchi contro l’Iran. A conclusione di un primo tempo in cui sono apparsi nel complesso indolenti, i lusitani hanno trovato il vantaggio con una perla d’esterno di Quaresma; in apertura di ripresa, il Portogallo avrebbe potuto calare la serranda sull’incontro, ma Ronaldo dagli undici metri si è visto respingere il tiro da Beiranvand. L’Iran, ancora in vita, ha provato con generosità, ma invano, a riaprire match e qualificazione; al 93° i persiani si sono dovuti però accontentare dell’inutile pari di Ansarifard su un calcio di rigore concesso col beneficio della VAR per l’1-1 finale.

Oggi, alle ore 16, scenderà in campo il gruppo C, in cui però molto è già deciso. Al “Lužhniki” di Mosca, la Francia, prima con 6 punti, contro la Danimarca può concedersi di non andare oltre il pareggio per essere certa della vetta del girone; ai nordici, dal canto proprio, è sufficiente conquistare un punto per essere certi della seconda piazza ed allontanare così l’Australia, terza con un punto, che sul campo di Sochi, deve sconfiggere il già eliminato Perù e confidare in un successo transalpino. In serata, poi, si decide il destino delle squadre del gruppo D, con la Croazia già certa del passaggio del turno e Nigeria, Islanda e Argentina ancora in lotta per il secondo posto. In particolare, i riflettori saranno puntati su San Pietroburgo, dove ad un’Argentina apparentemente allo sbando potrebbe non essere sufficiente una vittoria, tutt’altro che scontata, contro la Nigeria; contemporaneamente, a Rostov, Islanda-Croazia non desta minor interesse, con i nordici che conservano ancora qualche chance di accedere agli ottavi.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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