Speciale Russia 2018

Calcio, Mondiali: Inghilterra e Croazia in semifinale

Battute Svezia e Russia

Il Mondiale di Russia scopre le ultime due protagoniste del torneo, dopo Francia e Belgio; saranno Inghilterra e Croazia a contendersi mercoledì 11 luglio al “Lužhniki” di Mosca l’accesso alla finale nella parte bassa del tabellone. La squadra di Southgate ha infatti sconfitto con grande autorità la Svezia per 2-0, mentre i croati hanno avuto ragione dei padroni di casa della Russia ai calci di rigore, dopo aver chiuso 120 minuti tiratissimi sul 2-2.

Gli inglesi non possono più nascondersi; dopo un Mondiale condotto a fari spenti, infatti, la Nazionale dei “Tre Leoni” approda in semifinale, emulando la squadra che ad Italia ’90 giunse tra le prime quattro del Mondo, per poi arrendersi contro la Germania, perdendo successivamente anche la “finalina” contro gli Azzurri. La Svezia, viceversa, non riesce a proseguire l’inseguimento alla replica dello splendido terzo posto di USA ’94 e deve arrendersi di fronte alla solidità inglese, pur disputando, soprattutto nella ripresa, una partita degnissima.

Sul campo di Samara, la compagine d’Oltremanica trova il vantaggio alla mezz’ora grazie a Maguire, che di testa colpisce su corner di Young, bucando imparabilmente Olsen; gli inglesi potrebbero raddoppiare già prima dell’intervallo, ma Sterling, dopo un perfetto aggancio volante, cincischia più del dovuto, consentendo alla retroguardia scandinava di evitare il peggio. Nella seconda frazione, Pickford è subito prodigioso sul colpo di testa di Berg; pochi minuti dopo, invece, dall’altra parte del campo non sbaglia Dele Alli, che al 59° incorna il perfetto servizio di Lingard per il 2-0. La Svezia non molla, ma si infrange contro le prodezze di Pickford, che sale sugli scudi fermando prima Claesson con un intervento straordinario e poi volando sotto la traversa sulla conclusione di Berg.

Per gli inglesi c’è ora l’ostacolo croato; la Nazionale di Zlatko Dalic spegne infatti i sogni della Russia, che capitola solo ai calci di rigore dopo aver acciuffato il gol del 2-2 a cinque minuti dallo spirare dei supplementari. Entrambe le squadre, peraltro, già provenivano da una maratona culminata con i tiri dal dischetto, che aveva consentito loro di estromettere negli ottavi di finale Danimarca e Spagna.

La squadra di Cherchesov fa esplodere l’impianto di Sochi all’altezza della mezz’ora, quando Cheryshev, dopo uno scambio stretto con Dzyuba, fulmina Subasic dai 25 metri con un sensazionale sinistro all’incrocio dei pali. La gioia dei padroni di casa dura però solo una manciata di minuti perché al 39° Mandzukic si impadronisce della fascia sinistra e sul suo cross dal fondo Kramaric fissa l’1-1. La Russia viene poi graziata al quarto d’ora della ripresa, quando il palo interno supplisce ad Akinfeev respingendo la conclusione da centro area di Perisic.

Si va ai supplementari e al minuto 101 la sorte sembra arridere ai croati quando Vida sigla il 2-1 su corner di Modric colpendo di testa in modo sporco, ma sufficiente a far calare il silenzio su Sochi. Cherchesov, tuttavia, dalla panchina trascina i suoi e invita lo stadio all’incitamento; al 115° la fiducia del tecnico russo viene ricompensata da Fernandes, il cui tempismo sulla punizione di Dzagoev è perfetto e vale il 2-2.

Ai rigori, Smolov è immediatamente ipnotizzato dall’indisponente danza di Subasic sulla linea di porta, mentre Brozovic piazza il vantaggio croato. Poi Dzagoev non sbaglia, mentre Akinfeev va a togliere dall’angolino la conclusione precisa ma morbida di Kovacic; è ancora parità. Poi Fernandes, assurto ad eroe fino a qualche minuto prima, ciabatta fuori il proprio rigore; Modric, invece, è baciato dalla fortuna, con il suo tiro che viene deviato sul palo da Akinfeev per poi entrare sul lato opposto dopo aver sorvolato la linea di porta per un tempo che ai tifosi croati deve essere apparso interminabile. Segnano poi Ignasevich e Vida; Kuzyaev prova a tenere in vita i russi siglando il quinto rigore, ma Rakitic non sbaglia e vent’anni dopo Francia ’98 rispedisce la Croazia tra le prime quattro del Mondo.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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