Calenda: “Mia moglie ha la leucemia: ecco perché non vado alle feste dell’Unità”

L'ex Ministro parla apertamente del dramma che sta vivendo. La coppia ha tre bimbi

Roma, 8 settembre – Ci sono momenti dove è giusto ripiegare le bandiere di Partito e deporre le tessere d’appartenenza  nei cassetti, per solidarizzare con chi è magari un avversario politico e vive un dramma personale. Uno di questi momenti è dato dalla malattia. In un periodo nel quale il confronto politico, complici anche i social, ha raggiunto livelli di ignominia che parevano essere inimmaginabili, dove è divenuto terribilmente normale arrivare ad augurare la morte all’avversario, è giusto sottolineare questo concetto.

L’ex Ministro per lo Sviluppo Economico ed esponente del Partito Democratico, Carlo Calenda, con un tweet pubblicato oggi ha spiegato il perché non lo si vede alle feste dell’Unità come ad incontri pubblici: sua moglie Viola, nonché madre dei loro tre bambini, sta combattendo contro la leucemia che credeva d’aver vinto ma che purtroppo si è ripresentata.

“Devo una spiegazione, ora che Ilva è chiusa, ai tanti che chiedono perché non vado alle feste dell’Unità o a incontri sul territorio. Mia moglie ha avuto una recidiva della leucemia ed è in ospedale per un trapianto. Seguo i tre bimbi e lei e non posso allontanarmi da Roma”, ha scritto Calenda.

“Io e Viola – ha proseguito Calenda – abbiamo da tempo deciso di parlare apertamente della sua malattia e di non tenerla nascosta come fosse una colpa. Viola vale dieci me. Quando una persona sotto chemio ablativa e in isolamento totale riesce a controllare compiti e lavaggio dei denti dei figli via Skype (anche perché non si fida del marito) siamo su un altro pianeta”. E rassicurando i suoi sostenitori: “Oh ma non è che sparisco. Continuo a combattere per le mie idee e contro questo governo. Dopo figli e moglie, e con qualche limitazione in più, rimane una priorità. Adelante”.

Purtroppo, la moglie di Calenda non sono le prime volte che fa i conti con la patologia tumorale. Tempo fa aveva sconfitto un tumore al seno e ad aprile, insieme al marito Carlo, era stata testimonial della ‘Race for the Cure’. In quel periodo, Calenda aveva scritto: “Viola ha appena finito di curarsi per un tumore al seno scoperto per tempo. La prevenzione fa la differenza e il ruolo delle famiglie e dei mariti/compagni è fondamentale durante e dopo le cure”.

Collaboriamo volentieri a diffondere le parole di Carlo Calenda affinché venga rimarcato il concetto che, come dice l’ex Ministro, la malattia non è una colpa. Inoltre, per dare il nostro contributo a ridimensionare i toni impiegati dell’arena politica e provare a far riflettere qualche cuore di pietra.

Antonio Marino

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