Politica

CASO DICIOTTI. AL VIA L’ITER PER PROCEDERE O MENO CONTRO SALVINI

I dubbi del Movimento Cinque Stelle. La Lega: "Il Governo non è a rischio"

Roma, 30 gennaio – Comincia oggi l’iter della Giunta per le Immunità del Senato per decidere se procedere o no nei confronti del Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a seguito del caso Diciotti.

In un arco di tempo che non dovrebbe superare i 15 giorni, la Giunta invierà la propria relazione all’Aula che stabilirà se Salvini debba andare sotto processo, così come richiesto dal Tribunale dei Ministri di Siracusa.

La situazione non ha potuto non comportare conseguenze sulla tenuta del Governo. Massimiliano Fedriga, presidente della regione Friuli Venezia Giulia, in quota Lega, ha dichiarato: “Dal mio punto di vista c’è da rimettere in discussione tutto” ed ha aggiunto: “Bisogna capire se il Parlamento condivide le politiche del governo, non solo di Salvini. Se così non fosse, è chiaro che bisognerebbe fare una seria riflessione. Non si sta parlando di un processo a Salvini perché ha messo l’auto in divieto di sosta”.

Il Movimento Cinque Stelle, dal canto suo conserva ancora dubbi. La maggioranza è schierata con Alessandro Di Battista che vuole l’autorizzazione a procedere ma la mancanza d’unità di intenti fa sì che al momento, la posizione grillina voglia trincerarsi dietro la frase: “Dobbiamo studiare le carte”.

Fonti leghiste affermano che il Governo non è a rischio.

Mario Michele Giarrusso, Senatore pentastellato, ha fatto sapere che “il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Vicepresidente Di Maio e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli depositeranno una memoria, spiegando che sul caso Diciotti ci sia stata una decisione che coinvolge tutto il Governo, con responsabilità anche di altri ministri e del presidente del Consiglio stesso”.

Per quanto riguarda i rappresentanti delle altre forze politiche che compongono la Giunta, le posizioni sono le seguenti: A favore dell’autorizzazione a procedere voteranno i quattro del Partito Democratico, Gregorio De Falco (il Senatore espulso dal M5S) e Piero Grasso di LeU. I voti contrari saranno quelli espressi dai Senatori di Forza Italia, Fratelli d’Italia ed ovviamente, Lega. Ancora in dubbio i 7 Senatori del Movimento Cinque Stelle e quello delle Autonomie.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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