Champions League

Champions League: Atalanta da sogno, 4-1 al Valencia e quarti a portata di mano. Il Tottenham cade con il Lipsia 

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L’Atalanta travolge il Valencia per 4-1 nel match di andata degli ottavi di finale di Champions League e fra tre settimane si presenterà al “Mestalla” per completare la propria impresa e accedere tra le prime otto della competizione.

I ragazzi di Gasperini non avvertono alcun timore reverenziale al cospetto di una squadra più quotata e più esperta sotto il profilo europeo e, dopo un sensazionale salvataggio di Domenech su Pasalic, vanno in vantaggio poco dopo il quarto d’ora con Hateboer, che sbuca alle spalle della difesa iberica e infila l’1-0 su servizio di Gomez. Alla mezz’ora il Valencia prova a spaventare gli orobici, ma la conclusione di Ferran Torres muore sul palo. Al minuto 42 Ilicic allontana la paura firmando il raddoppio con un diagonale di destro dal limite che piega le mani a Domenech e si infila all’incrocio dei pali.

Nella ripresa l’Atalanta riconosce la palese difficoltà degli avversari a tenere il suo ritmo e assesta altri due colpi. Al 57° Freuler spedisce all’angolino uno splendido destro a giro da fuori area per il 3-0; cinque minuti più tardi, Pasalic lancia Hateboer in campo aperto e l’olandese non fallisce il poker a tu per tu con Domenech. Nell’unico momento di respiro degli orobici, al 66° Cheryshev, entrato poco prima, trova un precisissimo fendente dai venti metri e punisce Gollini con la rete del 4-1 che ammorbidisce il passivo del Valencia tenendo in vita la squadra di Celades in vista del ritorno casalingo in programma il prossimo 10 marzo.

Nell’altro match disputato ieri, il Tottenham di José Mourinho cade inaspettatamente in casa contro il Lipsia per 1-0; a decidere il confronto a favore dei sassoni è un calcio di rigore siglato da Werner al 58° minuto.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.

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