Amore

Chirurgia estetica: risultati – dolore post operatorio – rischi – costi

Intervista al dott. Guido Norberto Delbono – chirurgo plastico

Amiche ed Amici carissimi, in seguito alla pubblicazione della precedente intervista al Dott. Guido Norberto Delbono  – Chirurgo Plastico – (https://www.lavoce.online/2019/07/30/intervista-al-dott-guido-norberto-delbono-chirurgo-plastico/ “da 106 KG alla taglia 42”)  mi avete scritto veramente in tantissime.

Sono felice che l’iniziativa di dedicare uno spazio della nostra rubrica “Parlare d’amore con amore” all’amore ed alla cura di sé, unitamente alla gentile disponibilità del Dott. Delbono, abbiano suscitato il vostro interesse. Interesse che avete ampiamente manifestato riferendomi i vostri problemi e desideri,oltre alle vostre paure.

Ognuna con il proprio problema,  alla ricerca di una risposta  alle domande che ogni Donna si pone nel constatare che lo specchio le diviene più nemico che amico e decide di porvi rimedio, confidando nella chirurgia estetica.

 

Daniela Cavallini:

Dott. Delbono, quali sono le domande più frequenti da parte delle Donne che si rivolgono al Chirurgo Plastico?

Dott. Guido Norberto Delbono:

Le domande più frequenti che una Donna pone quando considera  l’idea di migliorare il proprio aspetto fisico, avvalendosi della chirurgia estetica, sono soprattutto concernenti il risultato ottenibile, il dolore post operatorio, gli eventuali rischi ed infine i costi.

Daniela Cavallini:

Domande impegnative, poiché le risposte implicano la soggettività reattiva della Paziente sia in ambito medico che psicologico.

Dott. Guido Norberto Delbono:

Certamente, infatti, nell’ambito del primo colloquio con la Paziente, si esegue innanzitutto un’indagine mirata a conoscere le motivazioni che la inducono a considerare di sottoporsi ad uno o più interventi di chirurgia estetica, per poi procedere al comprendimento delle sue aspettative. È dunque in questa sede che si rende indispensabile instaurare un rapporto di fiducia tra Medico e Paziente, all’insegna della massima sincerità e professionalità.

Se le motivazioni della Paziente possono essere varie e non di rado sconfinanti dalla competenza del chirurgo plastico a quella dello Psicoterapeuta, il Chirurgo, ben delineando l’opportuno confine, non può prescindere,  dopo un’accurata “diagnosi estetica”, dal rispondere con assoluta chiarezza alle succitate domande, pur ricordando il condizionamento dovuto a fattori soggettivi. In altre parole, il Medico può riferire dati statistici ed esperienze cliniche vissute da precedenti Pazienti, la sua professionalità è induttiva di corretta valutazione ed esplicitazione in merito all’esito dell’intervento, tuttavia non può quantificare e garantire, ad esempio, il livello di dolore post operatorio poiché di percezione strettamente individuale.

Daniela Cavallini:

Onde evitare fraintendimenti e delusioni, mi soffermo  sul concetto di risultato richiesto in relazione  al potenziale di successo relativo. E’ possibile stabilire aprioristicamente l’esito estetico?

Dott. Guido Norberto Delbono:

Prescindendo da un modesto margine prudenziale, davvero di minima entità, dovuto a fattori prettamente soggettivi, la risposta è affermativa. Ovviamente è necessario porsi obiettivi conseguibili, dichiarando anche i limiti della chirurgia estetica pur se talvolta, quest’ultimo aspetto, delude. Alcune Pazienti si avvicinano al Chirurgo Estetico come le bambine al mago, ma purtroppo, non sempre il “sortilegio” si  manifesta destando gioioso stupore… esistono anche situazioni fisiche oggettivamente condizionanti, tanto da rendere sconsigliabile l’intervento.

Daniela Cavallini:

Ho visto la pubblicità di strumenti atti a proiettare sullo schermo l’elaborazione di confronto tra l’attuale stato fisico della paziente ed  il risultato post intervento. Qual è il livello di attendibilità?

Dott. Guido Norberto Delbono:

A mio parere, è uno strumento di forte impatto emotivo; quanto all’attendibilità, pur non disconoscendone la validità, ricordo che il risultato effettivo al cento per cento è constatabile solo  ad intervento eseguito.

Daniela Cavallini:

Nota dolente e tema soventemente esposto al “terrorismo da qualunquismo”: i rischi della chirurgia estetica.

Dott. Guido Norberto Delbono:

Già… “terrorismo da qualunquismo” è un’espressione azzeccata, pertanto è indispensabile fare chiarezza in proposito.

L’intervento estetico, qualunque esso sia, non è di per sé pericoloso in quanto non s’intaccano gli organi interni, ma si agisce in superficie, sullo strato di grasso posto sotto la pelle. Se l’intervento chirurgico, anche multiplo, avviene in clinica o in ospedale dotati di sala di rianimazione, rispettando scrupolosamente il rigido protocollo obbligatorio in sala operatoria, i rischi, peraltro remoti, che possono manifestarsi sono  imputabili all’ anestesia e/o dalle infezioni. L’intervento estetico, non può e non deve essere considerato con atteggiamento ludico, solo perché superfluo ed ascrivibile alla  frivolezza: esattamente come avviene per qualsiasi altra operazione chirurgica, è indispensabile sottoporre la Paziente agli esami clinici preposti, affinché l’Anestesista possa calibrare correttamente il fabbisogno di anestetico. Questi dovuti accorgimenti preservano la paziente da uno dei due maggiori rischi.

Per quanto riguarda il secondo rischio, l’infezione, se il protocollo post operatorio è seguito correttamente durante la degenza clinica e prosegue nel rispetto dei tempi necessari presso il proprio  domicilio, attraverso l’attivazione dell’assistenza di personale competente, rispettando le prescrizioni mediche e tenendo a bada gli azzardi euforici, la paziente è assolutamente tutelata.

I cosiddetti “rischi” si verificano a fronte di interventi eseguiti in strutture non idonee – o, comunque prive si sala rianimazione – e in caso di superficialità pre e/o post operatoria  sia da parte del chirurgo che della paziente.

Ho precedentemente solo sfiorato l’argomento “dolore post operatorio”, ma desidero precisare che pur nella soggettività percezionale, le mie pazienti non lamentano un dolore invalidante e, questo, non è del tutto positivo come può apparire, in quanto agevola la trasgressione all’indispensabile protocollo post intervento.

Daniela Cavallini:

Affrontando l’aspetto economico, è possibile avere un’idea di massima dei costi previsti, almeno per alcuni interventi?

Dott. Guido Norberto Delbono:

Amo le Donne e non conosco Donna insensibile alla preziosità del diamante, mi sia dunque concessa l’eloquente metafora: “quanto costa un diamante?”. Come può un Gioielliere – pur esperto – rispondere adeguatamente alla domanda “quanto costa un diamante” senza esaminarlo ai fini valutativi? Personalmente non conosco modo differente dall’acquisire informazioni, vale a dire carati, purezza, colore, sfaccettatura. Spero sia dunque gradita la mia spontaneità atta a precisare che un corretto preventivo è subordinato alla personalizzazione. Personalizzazione che avviene in sede di visione foto complete. Tuttavia, avendo rivelato il mio amore per le Donne, non voglio esimermi dal prevenire la classica, ulteriore,  domanda: “Dottore, può almeno darmi un’idea?”.

Innanzitutto una precisazione di fondamentale importanza: in Argentina, la Chirurgia Estetica Salus è sinonimo di eccellenza, non di low cost. I nostri prezzi comprendono le spese di  soggiorno a Buenos Aires per due persone – Paziente ed Accompagnatore – in eleganti hotel o appartamenti.

Pur ribadendo che i valori sono da considerarsi “ad personam”, indicativamente, un lifting viso prevede circa € 6.000,00 (seimila); un aumento di seno parte da € 4.700,00 (quattromilasettecento); l’addominoplastica con liposcutura addominale – fatto salvo il concetto di verifica personalizzata –  si aggira sui 4.900,00 € (quattromilanovecento), dipende sempre e comunque dallo stato iniziale della Paziente: un conto e’ un po’ di pancia, dovuto ad esempio al  postumo della gravidanza, ben altro  e’ la necessità di intervenire effettuando la  ricostruzione delle pareti addominali con diastasi e collocazione di rete.

Ringrazio il Dott. Delbono – prossimamente ancora con noi –  e saluto tutti con un abbraccio.

Daniela Cavallini

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