Salute

Colesterolo alto: cos’è e come combatterlo

Può causare la formazione di depositi di grasso nei vasi sanguinei, le cosiddette placche aterosclerotiche

Prodotto in gran parte dall’organismo e introdotto in minima parte attraverso l’assunzione di determinati alimenti, il colesterolo è una sostanza grassa presente nel sangue. E’ fondamentale per il nostro organismo, in quanto coinvolto nei processi di digestione, partecipa alla sintesi della vitamina D, favorisce la costruzione delle pareti delle cellule e produce sostanze come il cortisone e gli ormoni sessuali. Tuttavia, se i suoi valori superano una certa soglia, il fisico può subirne danni importanti.

Il colesterolo in eccesso, infatti, può causare la formazione di depositi di grasso nei vasi sanguinei, le cosiddette placche aterosclerotiche, che a loro volta contribuiscono a restringerne il lume, provocando infarto e ictus per ostruzione al passaggio del sangue. Viene definito “colesterolo alto” o “ipercolesterolemia” un valore di colesterolo totale presente nel sangue superiore a 240mg/dl.

Colesterolo LDL, colesterolo HDL, colesterolo totale: le differenze.

Spesso, si sente parlare di “colesterolo buono” e colesterolo cattivo”, il ché potrebbe far pensare che ne esistano due tipi diversi. In realtà non è la sostanza a cambiare, ma il modo in cui questa viene trasportata all’interno del nostro corpo.

Il colesterolo presente nel sangue, infatti, è incapsulato all’interno di strutture molecolari, dette lipoproteine. Di queste, ve ne sono due tipologie:

  • lipoproteine a bassa densità o LDL, conosciute anche come colesterolo “cattivo”, perché trasportano l’eccesso di colesterolo dal fegato alle arterie, rilasciandolo poi nei vasi -con conseguente irrigidimento delle arterie- dando origine alla cosiddetta aterosclerosi; la quantità di colesterolo LDL dovrebbe rimanere entro i 70 – 100 mg.
  • lipoproteine ad alta densità o HDL, conosciute come colesterolo “buono”, perché favoriscono la rimozione del colesterolo dal sangue e la sua eliminazione attraverso i sali biliari, proteggendo di fatto il cuore e i vasi; il valore del colesterolo HDL dovrebbe essere superiore ai 40 mg.

 

A grandi linee, la somma di LDL e HDL rappresenta il colesterolo totale, il cui valore dovrebbe rientrare fra i 120mg/dl e i 220mg/dl.

Esiste anche un indice di rischio cardiovascolare (IRC), che viene calcolato dividendo i valori di colesterolo totale per quelli di colesterolo HDL; l’indice di rischio viene considerato accettabile quando risulta inferiore a 5 nell’uomo e a 4,5 nella donna.

Sintomi e fattori di rischio del colesterolo alto.

La presenza di colesterolo alto nel sangue non provoca alcun sintomo e il prelievo del sangue è l’unico modo per rilevare tale anomalia.

Sovrappeso e obesità, mancanza di attività fisica, alimentazione non sana e abitudine al fumo sono, invece, tra i maggiori fattori di rischio.

Infine, malattie come il diabete e l’ipercolesterolemia familiare sono indubbiamente condizioni che vanno associate allo sviluppo di colesterolo alto.

Le conseguenze del colesterolo alto.

Il colesterolo alto causa l’arteriosclerosi, ossia un accumulo di depositi sulla pareti delle arterie che, ostruendo i vasi sanguine, riduce il flusso del sangue.

E’ una malattia infiammatoria cronica, progressiva, che incomincia in silenzio, ma può arrivare a causare danni irreversibili a organi come:

  • il cuore: le arterie coronarie sono sottili, scorrono all’interno del muscolo cardiaco, fornendogli l’ossigeno necessario per la contrazione; se si restringono, non riescono a portare sangue e ossigeno a sufficienza, le cellule muscolari del cuore muoiono, compare un dolore molto forte prima al petto, poi al braccio, o alla scapola, o alla mandibola. Siamo in presenza di un infarto.
  • il rene: se le placche aterosclerotiche si formano sulle arterie renali, il rene soffre e perde progressivamente la capacità di filtrare il sangue, non riesce a rimuovere i prodotti di scarto con l’urina e tutto il corpo viene in qualche modo “avvelenato” da un sangue non depurato. Questa condizione si chiama insufficienza renale.
  • Il cervello: se un coagulo di sangue (trombo) si forma in un’arteria del cervello, o se un frammento di trombo formatosi nel cuore arriva a bloccare un’arteria del cervello, le cellule nervose (neuroni) muoiono. Si possono perdere la sensibilità -se non il movimento- di una parte del corpo, la parola e la vista. Si chiama ictus cerebrale, causa di grave invalidità in un paziente su tre. Spesso, è mortale.

Come prevenire il colesterolo alto.

La prevenzione è la strategia principale per mantenere la colesterolemia entro i livelli consigliati. Pertanto, scegliere uno stile di vita intelligente e sano è senza dubbio il punto da cui partire. Quindi:

  • tenere sotto controllo quantità e qualità dei cibi nel piatto
  • più carne bianca e pesce e meno carne rossa e salumi
  • evitare i cosiddetti cibi light che prevedono la margarina al posto del burro o quelli che contengono grassi idrogenati
  • limitare carboidrati e dolci
  • almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno
  • olio di oliva crudo: non più di due cucchiai da minestra al giorno
  • sale: non più di un cucchiaino da the al giorno
  • evitare fumo, droghe, sostanze eccitanti e bevande energetiche
  • attività fisica: almeno 40 minuti al giorno per almeno 5 giorni alla settimana
  • misurare la pressione del sangue

Nel caso si renda necessario il ricorso al trattamento farmacologico, inutile dire che è necessario rivolgersi al proprio medico di base.

Cristina Svegliàti

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Redazione La Voce

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