Amore

Confrontarsi per comprendersi: quando il partner è culturalmente inadeguato…

… Maschera la sua mediocrità con l’aggressività

Carissimi Amici, Carissime Amiche, la comunicazione, sia essa verbale e non, è l’elemento basilare dei rapporti umani. Parrebbe dunque naturale definire il comunicare “roba da tutti”. In effetti, è inconfutabile che tutti comunichino, ma è altrettanto innegabile che non tutti sanno comunicare.  

Ancor prima di ogni comportamento sono i nostri tratti somaticia rivelare molto di noi, così come comunichiamo chi e come  vogliamo apparire – non necessariamente “essere” – attraverso la scelta della nostra immagine estetica.

In ogni nostra manifestazione comunichiamo qualcosa, esponendoci alle molteplici percezioni altrui, ma in questo articolo desidero sottolineare l’importanza della comunicazione nella coppia.E’ un processo delicato, costantemente esposto ad inficianti interferenze e, proprio per questo, bisognoso di attenzione e cura più di ogni altro.  In mancanza di tali accortezze… pena l’insorgenza di conflitti insanabili.

L’arroganza, tipica dell’ignorante, inibiscel’adeguata  finezzaper affrontare un sereno confronto con il partner, senza manifestarsi contrariati ed alzando il tono di voce. Per molti,“finezza”, “delicatezza”, “amorevolezza”, “sensibilità”, non sono sentimenti, bensì sono solo accezioni sdolcinate, “fronzoli di chi non bada al sodo”o, peggio, associabili alla remissività se non, ridicolmente, alla mancanza di machismo. E’ tipico dello zotico aggredirequando non ha ancora capito nulla, ma si percepisce “attaccato”, anziché prodigarsi per comprendere il motivo ed offrire la sua spiegazione o, magari, semplicemente scusarsi.E’ questo l’aspetto, che scioccamente  fa degenerare nel litigio anche il più che lecito appalesamento di una sensazione, avvertita dall’altro. Sempre più rare, le persone gentili, in grado di comprendere e manifestare amorevolezza, nell’accogliere un’emozione, seppur non condivisa, attraverso il confronto!

La persona grossolana, molto spesso, all’inizio di un rapporto, assume un comportamento adulatorio, ma giàall’insorgere del primo disaccordo, maschera la sua mediocrità con l’aggressività, chiudendo la comunicazione.  Non solo perché “diversamente educata”– tale persona –  si permette le tipiche bassezze del suo “rango”, ovvero alzare il tono di voce, andarsene via o riattaccare il telefono o chiudere la chat, ma  si ritiene anche offesa ed assume un comportamento strafottente e beffardo. D’altro canto…arroganza ed ignoranza… non fanno solo rima…

Se tale  sgradevolezza in un estraeo è di certo un fattore respingente, quando c’imbattiamo in un partner– portatore di tale caratteristica – è intollerabile. In questo caso, la buona notizia è che egli  manifesta tutta la sua pochezza già alla prima “scaramuccia”, ovvero quanto possiamo lasciarlo al suo degradante destinosenza soffrirne. Inconcepibile, per me, un rapportoin cui non vi sia un confronto supportato da un dialogo   meno che  rispettoso ed elegante.

Un attrito, a prescindere dal livello di importanza, può anche sfociare in una furiosa lite, ma mai, tra persone civili, può divenire motivo d’insulto, di volgarità, di manifesta sufficienza nei confronti dell’altro o, peggio di scorbutica reticenza al confronto.Se non si è nello stato d’animo adeguato per continuare una discussione – può capitare a tutti – molto meglio dichiararlo educatamente, promettendo di parlarne in un altro momento, ma nel frattempo ci si comporta rispettosamente. Ricordiamoci che, solo i bambini “tengono il muso”!

Un abbraccio!

Daniela Cavallini

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