Il premier, Giuseppe Conte, da Bruxelles per il Consiglio Europeo, ha parlato del clima che si respira nei confronti dell’Italia, circa la procedura di infrazione. Si tratta di “un negoziato molto difficile e complesso”, ma “a me interessa che ci sia un approccio costruttivo di tutte le parti che siedono attorno al tavolo”. “L’interesse dell’Italia – ha spiegato Conte – è l’interesse dell’Europa”; tuttavia “non possiamo mettere in campo qui pubblicamente le misure” praticabili per agevolare la trattativa.
“La Commissione Europea ha operato delle proiezioni, una stima, noi invece abbiamo un costante monitoraggio, i numeri reali li abbiamo noi”, ha sottolineato il premier. “Se mi riunisco con i tecnici del MEF e della Ragioneria ho l’aggiornamento concreto quanto meno fino a giugno, perciò la proiezione nostra è più rispondente alla realtà”.
Circa le nomine nella Commissione UE, al momento non c’è un accordo. “E’ chiaro però che in un vertice a 28, nonostante avessimo i dispositivi elettronici bloccati e fossimo isolati, si ha un po’ di pudore e di prudenza a parlare esplicitamente di nomi quando non siamo ancora in una fase finale” poiché “chi non vuole bruciare un candidato… ci sono delle tattiche”.
Antonio Marino