Cronaca

CORONAVIRUS IN LOMBARDIA. Gallera: “Al lavoro per una ripartenza graduale il 4 maggio”

L'Assessore al Welfare: "Zona Rossa a Milano non è necessaria"

Milano, 23 aprile – L’Assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, è intervenuto stamane sull’emergenza coronavirus nella Regione, su come dovrà essere la ripresa dal 4 maggio e sulle morti sospette nelle RSA a probabile seguito di contagio da COVID-19.

Gallera ha espresso perplessità circa l’effettiva capacità da parte delle Residenze Sanitarie Assistite a gestire questa situazione. “I controlli ci sono stati, le ATS avevano il compito di sorvegliare e adesso stiamo andando a verificare situazione per situazione – ha affermato l’Assessore -. E’ chiaro che, forse, quello delle RSA è un modello che non ha le capacità per gestire pazienti COVID”. Gallera ha aggiunto che sarebbe pronto a riscrivere la delibera sulle RSA “per il bene dei miei concittadini”. “Rispetto alle polemiche sorte dopo, forse era meglio lasciare che 150 persone non trovassero posto in ospedale”, ha detto ancora Gallera in termini provocatori, spiegando che forse, così non ci sarebbero state tutte queste polemiche.

Un’eventuale ‘Zona Rossa’ per Milano, Gallera non la ritiene necessaria. Parlando dei dati che comunque vedono i casi di positivi al coronavirus nel territorio del Capoluogo lombardo, in aumento, l’Assessore ha spiegato che si tratta di “numeri assoluti”. Analizzandoli in proporzione alla popolazione , ha proseguito, “la situazione è migliore” considerando che i residenti a Milano superano 1,4 milioni di persone. Peraltro i dati, “risentono dell’ampliamento delle categorie a cui vengono fatti i tamponi. Non è un dato che evidenzia una criticità di carattere sanitario. Gli ospedali liberano posti letto, si riducono i ricoveri in terapia intensiva, nei pronti soccorso arrivano molte meno persone con sintomi da COVID e in una forma più leggera rispetto a prima”.

 “Stiamo lavorando per una ripartenza graduale dal 4 maggio. E’ chiaro che bisogna essere estremamente prudenti – ha annunciato Gallera -. Il rischio che ci sia una nuova fiammata del contagio, quindi nuovi focolai, oggettivamente c’e’, ce lo dicono tutti gli scienziati. Questo vuol dire agire con grande prudenza e in maniera graduale”.

Gallera ha sottolineato che “non si apre senza il massimo delle misure anti-contagio”. “Dobbiamo convivere con questo virus, di fronte al quale siamo indifesi perché non c’è una cura definita e non c’è un vaccino. Stiamo riuscendo a ridurre la sua contagiosità. La strada a questo punto non è solo quella di stare a casa ma di uscire protetti”. “Distanziamenti, mascherine, gel disinfettanti davanti ai negozi e il controllo della temperatura sono fondamentali”. Occorre saper, “gestire in maniera controllata la quotidianita’. Non saremo mai a contagio zero, ma bisogna saperlo gestire e governare con attenzione”, ha concluso.

La Voce

Mostra Altro

Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio