Politica

DL SICUREZZA, VIA LIBERA DAL SENATO

Salvini raggiante, Forza Italia non vota, il PD vota contro e nel M5s spuntano i dissidenti. Cosa prevede il Decreto?

Con 163 sì, 59 no e 19 astenuti su 288 presenti, dei quali 241 votanti, l’Aula del Senato ha dato il via libera al DL Sicurezza, passato con il voto di fiducia. Si tratta della prima fiducia chiesta da questo Governo, al netto di quella ottenuta per il suo insediamento, lo scorso 5 giugno. Adesso, la parola passa alla Camera dei Deputati.

E’ stato un percorso, quello di Palazzo Madama, piuttosto tortuoso. Forza Italia non ha partecipato al voto; il Partito Democratico ha votato contro ed il Movimento Cinque Stelle ha fatto i conti con tre dissidenti che hanno votato insieme al PD, ovvero contro. Si tratta dei senatori Paola Nugnes, Elena Fattori, Gregorio De Falco e Matteo Mantero sui quali il Movimento ha aperto un’istruttoria: “Si tratta di un comportamento particolarmente grave visto che si trattava di un voto di fiducia al governo”, ha dichiarato il Capogruppo, Stefano Patuanelli. In tutto questo, l’unico ad essere felice a tutto tondo è il Vicepremier, Ministro dell’Interno e Segretario Federale della Lega, Matteo Salvini.

“Voglio in galera corrotti e corruttori, è una riforma intelligente. E lo vogliamo io, Di Maio e Bonafede”, ha dichiarato Salvini nel corso di una conferenza stampa. “Non ci sarà problema a risolvere tutte le questioni su Giustizia, Manovra, Legge di Bilancio e Autonomia – ha aggiunto il Vicepremier -. Si rassegnino gli sciacalli. Non abbiamo date di scadenza, non siamo al mercato e con Di Maio troveremo un accordo sicuramente”.

Entrando meglio nel merito del Decreto approvato, questo si compone di 39 articoli ripartiti in quattro capitoli. Tra i provvedimenti contenuti, l’abrogazione dell’istituto del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il restringimento dell’azione degli SPAR, i trattenimenti più lunghi nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR). Inoltre, vengono introdotte norme più restrittive per l’ottenimento della cittadinanza, altre relative alla lotta alle mafie ed i DASPO nelle città. Il Decreto prevede anche l’estendere la dotazione della pistola elettrica alle polizie locali.

L’Articolo 1 è quello dedicato all’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, elemento già contenuto nel Testo Unico sull’immigrazione varato nel 1998. Di contro, sono tutelati i permessi di soggiorno concessi in caso di malattie particolarmente gravi, calamità naturali che possono aver colpito il Paese d’origine del migrante, pregiudicanti il rientro in Patria del migrante stesso. A rilasciare i permessi di soggiorno concessi in caso di emergenze, saranno i giudici sulla scorta del rito sommario di cognizione.

Per quanto riguarda i tempi di trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per i rimpatri, questi passano dagli attuali 90 a 180 giorni. Stessa tempistica in caso di detenzione dello straniero negli istituti carcerari. Successivamente al 180° giorno, il migrante detenuto potrà permanere per un massimo di altri 30 giorni presso i Centri di permanenza per i rimpatri.

Saranno costruiti nuovi Centri di permanenza per i rimpatri che andranno ad aggiungersi ai 6 preesistenti. L’Articolo 3 del Decreto inserisce due nuovi motivi di trattenimento nei Centri: quelli di poter determinare o verificare l’identità o il Paese d’origine del migrante che richiede protezione internazionale. Circa i rimpatri, il Decreto prevede l’avvio di un programma di rimpatrio volontario assistito.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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