E’ con noi il Dottor Roberto Cavaliere: cosa significa ‘Sapiosexual’?

Un fenomeno esaltato dall'ambiente social

Carissimi Amici, carissime Amiche, sempre più spesso si parla di Sapiosexual, un nuovo appellativo per definire un concetto antico tanto quanto la storia dell’umanità: innamorarsi della mente dell’altro.

Credo che al fine di una relazione stabile la cosiddetta “bella e oca”o il “tutto muscoli, tranne il cervello” non siano mai stati – né siano tutt’oggi – considerati. L’intelligenza era e resta una caratteristica ad elevato potere attraente. Anche dal punto di vista sessuale. Ho infatti spesso trattato il tema della seduzione con un preciso riferimento al prezioso distinguo con la seduttività: per quest’ultima è sufficiente la bellezza, mentre nella persona seducente, colpisce maggiormente il suo essere affascinante, intelligente.

Ne parliamo con il Dott. Roberto Cavaliere – Psicologo e Psicoterapeuta – nuovamente nostro gradito ospite.

Daniela Cavallini:

Bentornato Dott. Cavaliere! L’argomento di oggi – il sapiosexual – pare una novità, tuttavia, prescindendo dal termine, forse non è proprio così…

Dott. Roberto Cavaliere:

Ritorno con vero piacere. Dice bene Daniela, il sapiosexual, ovvero l’innamoramento della mente dell’altro, risale alla storia dell’umanità. Tuttavia questo aspetto è oggi particolarmente esaltato dagli incontri che avvengono in ambiente Social.

Daniela Cavallini:

Lo sospettavo… vuole dirci qualcosa in più?

Dott. Roberto Cavaliere:

In genere l’espressione più utilizzata e, peraltro, la più esemplificativa, è “non ho mai riscontrato con nessuno una tale sintonia come con te”, affermazione che viene manifestata dopo i primi approcci in chat.

In realtà è una dichiarazione la cui sincerità prevale in ambito femminile più che maschile. Infatti, il maschio è più orientato all’aspetto sessuale e non di rado si avvale della citata esternazione per raggiungere il suo scopo – il sesso –, dichiarando l’innamoramento mentale verso la potenziale partner.

Daniela Cavallini:

Sorrido alla classica battuta “uomini che mascalzoni”. Però un motivo meno prosaico esiste.

Dott. Roberto Cavaliere:

Certo che esiste! L’uomo non può essere attratto esclusivamente dalla mente della donna – prescindendo dalla sua fisicità – perché, rispetto a lei, è maggiormente proiettato verso il piacere sessuale. Piacere che può raggiungere solo se la partner è fisicamente di suo gradimento.

Daniela Cavallini:

Mi sta dicendo che per la donna non è importante l’avvenenza dell’uomo?

Dott. Roberto Cavaliere:

Non esattamente. Le sto dicendo che non è altrettanto di rilevante importanza. Nella donna, scatta o meno la sessualità, in base anche ad altri elementi attrattivi che riscontra nell’uomo quali, ad esempio, l’intelligenza, il fascino, il potere, la personalità, ecc.

Daniela Cavallini:

Se interpreto correttamente le sue parole, il sapiosexual è una prerogativa femminile…

Dott. Roberto Cavaliere:

Più che di “prerogativa” femminile, ricondurrei il fenomeno al “prevalentemente” femminile. Riassumendo, ritengo di poter affermare che l’uomo “Sapio” s’innamora della mente della donna, ma non può prescindere dall’entusiasmo che gli suscita il suo aspetto fisico, mentre la donna “Sapio”, innamorata della mente di “lui”, vive l’innamoramento stesso grazie al coinvolgimento di tutti i sensi, sino a considerare l’aspetto esteriore maschile di secondaria importanza.

Grazie al Dott. Roberto Cavaliere ed un abbraccio a tutti!

Daniela Cavallini

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