Speciale crisi di Governo

ELEZIONI ANTICIPATE: ECCO CHI NON LE VUOLE

Il blocco del non voto è dato dai nuovi parlamentari del M5S e da quelli di riferimento renziano: circa il 66% dei 945 in carica

Roma, 10 agosto – Dipendesse da Matteo Salvini, si andrebbe a votare domani mattina ma il leader leghista, forse non ha fatto i conti con una nutrita schiera di parlamentari che raggelano alla sola idea di andare a votare prima della naturale scadenza della legislatura.

Occorre tener presente che su 945 parlamentari distribuiti tra Camera e Senato, ce ne sono 631 al loro primo incarico romano: ciò significa una percentuale di circa 66 su 100. Entrando nel dettaglio, sono 422 deputati e 209 senatori. Tra questi, molti sono appartenenti al blocco del Movimento Cinque Stelle e com’è noto, lo Statuto grillino vieta di fare più di due mandati. Sondaggi alla mano, per il M5S sono lontani i tempi in cui incassarono il 32% delle preferenze e il 37% dei parlamentari, ovvero alle ultime elezioni politiche. Un voto ad ottobre li decimerebbe quasi certamente.

A completare il fronte del non voto, le matricole di riferimento del Partito Democratico. L’anno scorso, le urne inflissero una dura sconfitta ai Dem che persero oltre la metà dei 400 parlamentari presenti nella legislatura precedente. Il fatto che molti dei nuovi siano di riferimento renziano, crea la condizione affinché non siano ricandidati alla prossima tornata.

Non è semplice far accettare al tacchino il fatto che Natale è stato anticipato.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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