Economia

EUROGRUPPO: ACCORDO RAGGIUNTO CON MES E SENZA EUROBOND

Un piano da mille miliardi di euro. Passa di fatto la linea di Olanda e Germania. Gentiloni e Gualtieri esultano. Salvini e Meloni furibondi. Il leader del Carroccio: "Ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato". La presidente di FdI:"Alto tradimento verso il popolo italiano"

L’Eurogruppo ha trovato l’accordo per far fronte alle conseguenze economiche date dalla pandemia del COVID-19. Il MES è stato introdotto senza condizionalità, limitatamente alle spese sanitarie. Trovata l’intesa anche per la BEI e per il meccanismo anti-disoccupazione, Scomparsi dal testo delle conclusioni e per la felicità dell’Olanda e della Germania, gli Eurobond che erano stati chiesti dal presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte.

A proposito del MES, nelle conclusioni si legge che “il solo requisito per accedere alla linea di credito” “sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità”. Va precisato però, come detto anche dal Ministro delle Finanze olandese, al MES si potrà accedere “anche per il sostegno economico, ma con condizioni”. “Questo è giusto e ragionevole”, ha sottolineato l’esponente politico olandese.

Il Ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha spiegato che il piano ha un valore di mille miliardi di euro poggiati su quattro pilastri: 240 miliardi arriveranno dal MES; 200 miliardi saranno stanziati dalla BEI per i finanziamenti alle imprese ai quali si aggiungono 100 miliardi a copertura delle CIG. Inoltre, 500 miliardi destinati al piano per la ripresa.

Circa il ‘Recovery Fund’, attivo per il sostegno alla ripresa, nelle conclusioni è spiegato che sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato. Soggetti alla guida dei leader, le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione”. La Maire ha affermato che il ‘Recovery Fund’ potrebbe essere alimentato anche con “un debito comune, ma questo non vuol dire mutualizzazione del debito”.

Soddisfazione per il risultato raggiunto, è stata espressa dal Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni: “Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà”, ha affermato Gentiloni.

Sulla stessa linea di Gentiloni, il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalita del MES. Consegniamo al Consiglio Europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla”, ha affermato il Ministro al quale però, deve essere sfuggito che nel frattempo, gli Eurobond sono caduti dal tavolo e l’assenza di condizionalità del MES è limitata solo per le spese sanitarie. Su tutti gli altri capitoli di spesa per i quali si vorrà far fronte accedendo al Meccanismo Europeo di Stabilità, gli interessi ci saranno, eccome.

Non è un caso infatti se la decisione dell’Eurogruppo ha mandato su tutte le furie i leader della Lega, Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Salvini intende presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Gualtieri. “Se il Governo olandese festeggia – ha affermato il leader del Carroccio -, vuol dire che è una seconda Caporetto”. “Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte, ma c’è il MES, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli – ha aggiunto Salvini -. Dal 1989 ad oggi l’Italia ha versato all’Europa 140 miliardi; ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus”.

Non da meno la Meloni che ha definito l’Italia, un Paese “sotto tutela”, parlando di “atto di alto tradimento verso il popolo italiano”. “Alla fine – ha aggiunto la leader di FdI – hanno vinto i diktat di Germania e Olanda”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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