FASE 2. A Milano è movida sui Navigli. L’ira di Sala che minaccia: “Chiudo tutto!”

Il Sindaco del Capoluogo lombardo: "Immagini vergognose". Fontana frena sulle riaperture: "Vediamo prima i dati". Il primario del Sacco, Galli: "Rischiamo un altro lockdown. Milano è una bomba"

Milano, 8 maggio – Quello che si è visto ieri a Milano, sui Navigli, nel tardo pomeriggio, all’ora dell’aperitivo, poteva essere normale nella primavera del 2019, non certo in quella del 2020, quando l’emergenza pandemia da coronavirus è ancora tutt’altro che rientrata.

Una folla di persone, in alcuni casi accalcate tra loro e senza mascherine, in barba al divieto di assembramento e al rispetto del distanziamento sociale, hanno fatto rivivere gli antichi fasti di una delle zone più gettonate del Capoluogo lombardo, in quanto a movida. In un’imbarazzante assenza di controlli, consumavano spensierati birre e cocktail, come documentato da immagini foto e video che non poche polemiche hanno scatenato sui social.

Alla vista di quelle scene, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala è andato su tutte le furie e nel suo quotidiano videomessaggio ha dichiarato: “Io non sono un politico da metafore, sono un politico da atti. O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti. Chiudo i Navigli e chiudo l’asporto di bar e ristoranti”. Il primo cittadino ha poi stigmatizzato il ritorno della movida e ha detto: “Quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo. Ma questo è uno dei momenti in cui c’è da infuriarsi: le immagini lungo i Navigli sono vergognose”.

Sala ha aggiunto: “Poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere. Io mi prendo le mie responsabilità e venerdì sera mando più vigili ma ve lo ripeto, non è un guardie e ladri, non è un gioco. Non possiamo permettercelo in una città da 1,4 milioni di abitanti e 1.700 chilometri di strade. Usiamo la testa tutti anche perché senza testa c’è l’1% dei milanesi e io non permetterò che questo 1% metta in difficoltà l’altro 99%”.

Il Sindaco ha ricordato inoltre ricordato che nei parchi e nei giardini della città, vige il divieto di utilizzo dei giochi per i bambini ma anche in queste circostanze, spesso non c’è rispetto del divieto. “Capisco che è difficile ma adesso cominceremo a fare un’opera di pulizia e sanificazione di tutti gli spazi giochi e cercheremo anche di tenere lontana la gente. Appena si potrà ripartiremo anche da una situazione sanificata”.

“Bisogna avere prudenza – ha concluso Sala -. Non penso che ne usciremo facilmente. Sarà una storia lunga purtroppo, anche se non si possono non vedere i miglioramenti. Va bene fare i controlli, ma controllare una città da 1,4 milioni di abitanti è impossibile, quindi sono costretto a chiedere ai cittadini di comportarsi meglio”.

Per meglio spiegare qual’è la situazione dell’epidemia da COVID-19 in Lombardia ed a Milano in particolare, è intervenuto il Professor Galli, primario di Malattie infettive del Sacco di Milano. Galli non ha escluso il pericolo di un nuovo lockdown per il territorio. In un’intervista rilasciata al quotidiano, ‘La Repubblica’, Galli ha affermato: “Le nuove diagnosi, soprattutto in città, riguardano cittadini riusciti finalmente a ottenere un tampone. Sono persone infettate da tempo. Questo significa che quella di Milano è una bomba, appunto perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia. Abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione. E’ evidente che sono necessari maggiori controlli. Poteva essere utile il test rapido, il cosiddetto ‘pungidito'”.

Di Fase 2 e riaperture ha parlato stamane anche il Governatore lombardo, Attilio Fontana, il quale ha frenato sulla ripartenza delle attività commerciali. “Prima di poter parlare di dati per la riapertura bisogna vedere i dati”. “Su questa Fase 2 – ha aggiunto – si è posta troppa enfasi. Adesso dobbiamo capire gli effetti di questa prima riapertura e poi decidere i passi successivi”.

Antonio Marino

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