Abbiamo scelto di proseguire questo viaggio indietro nel tempo che ci ha condotto a quegli anni dove tutto, a Milano, aveva una luce diversa e sicuramente migliore di quella dei giorni nostri. Lo abbiamo fatto dopo avervi proposto l’intervista esclusiva con Clizia Gurrado, l’autrice del libro divenuto il caso letterario degli Anni 80: “Sposerò Simon Le Bon”.
A connotare quel periodo, si era sviluppata una moda data non solo dall’abbigliamento ma dalle filosofie di vita diverse che contraddistinguevano i giovani di quei tempi e li facevano aggregare in gruppi che spesso si contrapponevano tra di loro: ecco quindi nascere i Paninari, i Punk, i Metallari, i Dark, i Rockabilly ed i cosiddetti China ovvero, i “cinesi”.
L’acquisizione di una coscienza politica, sebben molto virgolettata, arrivò solo in un secondo momento; i Paninari cominciarono a proporsi come appartenenti ideologicamente alla Destra, nella misura in cui i China si collocarono a Sinistra; la grettezza prevalente nella loro preparazione politica sul piano teorico, sviluppò purtroppo una serie di episodi criminali come rapine, pestaggi e furti di capi d’abbigliamento, fenomeno quest’ultimo che vedeva vittime prevalenti i Paninari: spesso capitava di vederli in giro senza le
scarpe o senza i giubbotti che gli erano stati appena rubati.
I Paninari come i China si estinsero verso la fine degli 80, metaforicamente uccisi forse proprio da una deriva di pseudo-politica che, al pari delle loro mode, non lascerà nessuna traccia se non il ricordo di chi ha vissuto quei giorni da protagonista o da spettatore.
Oggi, per chi passa da Piazza Vetra o dalle Colonne di San Lorenzo è abbastanza semplice incontrare gli “eredi” dei Punk o dei Metallari. Personalmente, li guardo con una certa tristezza tipica dell’ultra quarantenne, e quindi di chi ha avuto l’opportunità di essere adolescente in quegli anni. Nel loro porsi, sono ormai del tutto anacronistici: almeno, rispetto a quelli di un tempo; riescono a strapparmi qualche compassionevole sorriso; li osservo e mi riecheggiano nella memoria le parole di una vecchia canzone di Enrico Ruggeri: “…sono stato Punk prima di te, sono stato più cattivo io… suonavo l’Heavy Metal quando tu, eri chiuso nell’asilo…”
Antonio Marino