Economia

GLI INDUSTRIALI AL GOVERNO: “NEL BILANCIO, RIGORE E CRESCITA”

Ieri a Milano, l'Assemblea di Assolombarda

Si è svolta ieri a Milano, l’Assemblea di Assolombarda. Oltre al presidente Carlo Bonomi, erano presenti il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia; il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati; il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri; l’Amministratore Delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino ed il Sovrintendente e Direttore artistico della Scala, Alexander Pereira.

Bonomi, nel corso del suo intervento, ha parlato della prossima Manovra finanziaria, presentando le istanze degli industriali lombardi.

“Non servono pochi miliardi di abbattimento del cuneo, ne servono almeno 13 o 14, non certo i 2 miliardi e qualcosa di cui leggiamo nella Nadef”, ha affermato Bonomi nel merito di quel che la Legge di Bilancio dovrebbe contenere. “Non rispondeteci con un elenco di 27 o 39 proposte diverse, non parlateci di nuovo umanesimo e di nuovo rinascimento. Questa volta stupiteci”, ha detto ancora il leader di Assolombarda.

Di “rigore e crescita” ha parlato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia nel merito della Legge di Bilancio. “Quella legge – ha sottolineato Boccia – deve essere un passo per una visione in questi termini, coniugando rigore e crescita. Dobbiamo intervenire sui nodi dello sviluppo, ma siccome le forze non sono elevate occorre fare un passo di coerenza con le politiche economiche nazionali ed europee. Ci sono messaggi previsionali chiari e quelli del governatore Draghi e della BCE sono altrettanto chiari”. “E’ finita la fase dell’autosufficienza, da soli non ce la faremo. Questo vale per noi ma anche per i governi. Occorre essere corresponsabili, non ci può essere una parte responsabile e una parte non responsabile”, ha detto ancora il leader di Confindustria.

Il premier Giuseppe Conte, anch’egli presente all’Assemblea, ha risposto agli industriali dicendo: Dobbiamo recuperare risorse dall’efficientamento della spesa pubblica, ma nella consapevolezza che i tagli lineari non sono certo quello di cui il Paese ha bisogno, non è certo l’intervento ottimale”. “Per troppi anni – ha ammesso Conte – la politica non ha saputo ascoltare le istanze di tutto il mondo produttivo, si è irrigidita, si è chiusa nel suo specchio autoreferenziale”. Conte ha garantito agli industriali un cambio di passo rispetto agli anni scorsi dove “la politica si è arrugginita chiudendosi nella sua autoreferenzialità. Il Paese ha voglia di correre, le nostre porte sono sempre aperte, affrontiamo e vinciamo le sfide tutti insieme”.

Conte ha parlato anche di pressione fiscale: “Stiamo lavorando alla riforma fiscale perché vogliamo un fisco più efficiente e più giusto. L’obiettivo non è aumentare il carico fiscale ma diminuirlo” ed ha assicurato che non sarà introdotta alcuna patrimoniale: Non c’è alcuna intenzione di penalizzare il settore dell’edilizia”, ha chiarito. “Far ripartire la crescita richiede un duplice sforzo: fronteggiare la congiuntura avversa e risolvere i problemi di lungo periodo dell’economia italiana. L’Italia è solida e resiliente, il tasso di disoccupazione ad agosto è calato ed è confortante anche il dato della disoccupazione giovanile”, ha detto ancora il premier soffermandosi poi sul “grande progetto riformatore del governo per una semplificazione amministrativa, per una giustizia più rapida ed efficiente, per non avere più cifre bloccate nei bilanci in attesa della soluzione delle controversie”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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