Speciale crisi di Governo

GOVERNO GIALLOROSSO: CONTE BIS, IL POMO DELLA DISCORDIA

Zingaretti: "Nulla è deciso", Il M5S difende a spada tratta l'ipotesi di un ritorno del premier dimissionario ma il PD continua a rispondere picche

La trattativa tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle rischi seriamente di naufragare sull’ipotesi di un Conte bis che i pentastellati difendono strenuamente, andando a sbattere contro un muro di gomma eretto dai Dem in nome della discontinuità.

La giornata di ieri è stata caratterizzata dai tavoli di lavoro istituiti dal PD per stilare un programma da sottoporre oggi ai vertici del M5S, ma non solo: il Segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti ed il Capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, si sono sentiti al telefono per dirimere il nodo della presidenza del Consiglio ma al momento, entrambe le forze politiche restano ferme sulle loro posizioni. Anche la base dei democratici ha forti perplessità circa l’accettare un ritorno del premier dimissionario. Lo stesso Zingaretti lo ha ribadito nel corso di una conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio di ieri: L’Italia non capirebbe un semplice rimpastone del Governo che è caduto”, chiudendo, almeno all’apparenza, ogni possibilità di rivedere Giuseppe Conte alla guida di Palazzo Chigi.

Di contro, il M5S ha provato a fare opera di persuasione con il presidente della Camera, Roberto Fico per convincerlo a valutare il premierato. Fico però, ha declinato la proposta lasciando la situazione ancora aperta. Ai grillini quindi, non è rimasto altro che difendere il nome di Conte. In un comunicato emesso a margine della giornata appena trascorsa, hanno affermato: “La soluzione è Conte – ribadiscono i Cinquestelle – il taglio dei parlamentari e la convergenza sugli altri 9 punti. Non si può aspettare altro tempo su delle cose semplicemente di buon senso. È assurdo. L’Italia non può aspettare il PD. Il Paese ha bisogno di correre, non possiamo restare fermi per i dubbi o le strategie di qualcuno”.

Alle parole dei penstastellati ha ribattuto il Vicesegretario Dem, Andrea Orlano che, visibilmente scocciato ha detto: Sono tre giorni che aspettiamo di parlare dei problemi del Paese, mentre loro parlano solo di poltrone”, riferendosi al Movimento Cinque Stelle.

Zingaretti però, deve vedersela con chi, nel PD vorrebbe Conte alla guida di un eventuale Esecutivo giallorosso. La testardaggine di Zingaretti, secondo i renziani, comporterebbe il rischio di un ripristino dei rapporti tra Lega e M5S ed il mantenimento di Matteo Salvini alla guida del Ministero dell’Interno.

Intanto i tempi stringono e resta utile solo la giornata odierna ed una parte di quella successiva, prima che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, chieda conto e ragione di come i due attori protagonisti abbiano deciso di gestire i loro rapporti e di conseguenza, la nascita di un nuovo Governo.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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