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Health – Graviola, frutto antitumorale 10.000 volte più efficace della chemioterapia

Proteggere il sistema immunitario ed eludere infezioni mortali

Cari amici lettori, oggi voglio parlarvi di una pianta e frutto poco conosciuti, ma con proprietà straordinari, tra cui – probabilmente – l’essere veramente antitumorale: LA GRAVIOLA. Si tratta di un albero che cresce nella foresta pluviale dell’Amazzonia nel Sud America, dagli estratti di questa pianta (la graviola) potrebbe essere possibile:

– combattere in maniera sicura, definitiva e naturale il cancro senza effetti collaterali come la perdita di capelli e/o nausea causate dalla chemioterapia

– proteggere il sistema immunitario ed eludere infezioni mortali

– trovare forza e vitalità durante il trattamento

Una grande e conosciuta industria farmaceutica statunitense – di cui non verrà fatto nome – per più di sette anni ha studiato e testato in laboratorio le proprietà della graviola. Non essendo riuscita a isolare e duplicare in una formula chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e quindi non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco, l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il risultato della ricerca. Siccome per legge non si possono brevettare le sostanze naturali, uno studio clinico che comporta investimenti per centinaia di migliaia o addirittura milioni di dollari deve avere poi un suo ritorno economico dalla vendita dei prodotti; nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che poi chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio rimedio personale.

Fortunatamente, le ricerche di questo – possibile – unico killer del cancro vennero riprese dalla Raintree Nutrition, una compagnia statunitense che si dedica alla ricerca, al raccolto e alla riforestazione di piante ed erbe nell’Amazzonia (la sua presidente è riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio grazie alle piante della foresta pluviale).

Durante le sue ricerche la Raintree Nutrution ha scoperto che anche il NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che gli estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato come un rapporto interno e mai reso pubblico. Nonostante queste proprietà siano state scoperte già nel 1976, non è mai stato condotto uno studio su esseri umani ma solo in vitro (in laboratorio), quindi nessuna sperimentazione tale da essere pubblicata sulle riviste mediche e quindi universalmente accettato come terapia. In ogni caso, la graviola ha dimostrato di poter distruggere le cellule del cancro in altri 20 studi di laboratorio. Il più recente, condotto dalla Catholic University of South Corea agli inizi del 2001, ha rivelato che due composti estratti dai semi della graviola hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si verifica con la chemioterapia.

In un altro studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, ha dimostrato che la graviola non è solo confrontabile con l’Adriamicina, ma la supera clamorosamente negli studi di laboratorio. Un composto della pianta ha distrutto selettivamente le cellule cancerose del colon con una potenza 10.000 (diecimila!) volte superiore a quella dell’Adriamicina.

Anche i ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli estratti delle foglie di graviola hanno eliminato le cellule del cancro in almeno sei tipi di tumore e sono state particolarmente efficaci contro le cellule del cancro alla prostata e del pancreas. Secondo un altro studio, sempre della Purdue University, estratti di questa pianta hanno isolato e distrutto le cellule del cancro al polmone.

Si parla anche di un caso sbalorditivo che vede come protagonista proprio l’uomo. Esiste, appunto, un caso storico che ha interessato un dirigente di una società nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva diversi tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convezionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.

 Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell’operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostituitiva a base di Graviola.

Due mesi dopo, il livello di PSA (Prostate-Specific Antigen) di Daryl precipitò da 4.1 a 0.00. Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.

Oltre a questa sensazionale proprietà, la Graviola ha diverse funzioni per la salute:

  • Stimola fortemente il sistema immunitario
  • Antidepressivo
  • Antiossidante
  • Antivirale
  • Contro l’ulcera
  • Cardiotonica (supporta il cuore)
  • Antibatterica
  • Ipotensiva (supporta l’abbassamento della pressione del sangue)
  • Nervina (supporta il rilassamento dei nervi)
  • Vermifuga (supporta l’espulsione dei vermi)
  • Antipiretica (supporta la riduzione della febbre)

Ma allora, perchè di queste sensazionali scoperte non viene mai menzionato nulla? E’ vero, bisognerebbe effettuare altri studi in materia, ma dalle sperimentazioni -documentate- in vitro che sono state effettuate, sembrerebbero ci siano grandi possibilità di trovarsi davanti ad un vero killer naturale del cancro; oltre a questo, ha grandi proprietà curative e preventive (io, ad esempio, ne faccio uso preventivo)…

Non voglio, quindi, pronunciarmi con una risposta che potrebbe esser anche abbastanza ovvia… ai posteri l’ardua sentenza.

BUONA VITA. STAY TUNED.

Nadir Davide Mennuni 

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