Health |ICTUS, 3 ore per riconoscerlo e salvarti la Vita

TRE ORE, questo è il tempo limite per capirlo e limitare i danni

Oggi voglio parlarvi di una patologia che potrebbe -se non riconosciuta in tempo- causare gravi danni compreso il decesso: L’ICTUS. Capiamo meglio insieme che cos’è l’ictus.

Si presenta come un disturbo della circolazione del sangue nel cervello, può esser causato da diversi fattori:

rottura di un vaso sanguigno ovvero quando è presente un’emorragia, avviene nel 15% dei casi

chiusura di

un’arteria dovuta ad un embolo od a un coagulo di sangue che impedisce il flusso sanguigno, avviene nell’85% dei casi

Anche se è una patologia molto grave, bisogna sfatare alcuni “miti”:

è falso che non si può prevenire, infatti l’80% degli ictus può essere prevenuto

è falso che non può esser curato, infatti esistono trattamenti immediati di cura

è falso che colpisce solo gli anziani,  infatti -purtroppo- può colpire a tutte le età

è falso che colpisce il cuore, infatti interessa il cervello

è falso che non è possibile il recupero dopo 6 mesi, infatti può durare anche tutta la vita

Detto molto francamente, non si ha molto tempo per riconoscerlo e prendere le dovute decisioni; TRE ORE, questo è il tempo limite per capirlo e limitare i danni.

Vi sono alcuni sintomi che DEVONO far scattare un campanello d’allarme:

Nel caso si verifichino questi sintomi -anche non tutti- l’unica cosa da fare è CHIAMARE IL 118 che si occuperà di portare la persona all’ospedale di riferimento più vicino. Ci tengo a ricordare che in Lombardia sono presenti stutture di ricovero dotate di “Stroke Unit” (unità dedicate all’ictus in fase acuta).

E’ MEGLIO CHIAMARE IL 118 FACENDOLO USCIRE PER UN FALSO ALLARME CHE FAR CAPITARE IL PEGGIO PER UN DUBBIO 

Ci tengo a ricordare dove richiedere eventuali mezzi d’assistenza alla persona:

STANDO QUESTO, LA MIGLIOR PREVENZIONE CHE CI POSSA ESSERE PER OGNI PATOLOGIA, E’ UNO STILE DI VITA SANO; CARATTERIZZATO DA UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA E MOVIMENTO FISICO QUOTIDIANO.

BUONA VITA. STAY TUNED. 

Nadir Davide Mennuni 

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