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“Ho scoperto la tua password. Pagami o ti pubblico mentre guardi un porno”

Il nuovo ricatto corre sulla mail: centinaia di persone raggiunte. La Polizia: "Non pagate e denunciate"

Milano, 25 luglio – “Abbiamo la tua password. Se non verserai 2.900 dollari in bitcoin, manderemo ai tuoi contatti mail o social un video di te mentre guardi porno”. E’ di questo tenore la mail che sta raggiungendo da alcuni giorni, centinaia di persone e la Polizia Postale è intasata di denunce che giungono da tutta Italia.

Secondo quanto riporta “Il Corriere della Sera”, il primo a ricevere il ricatto in mail, circa venti giorni fa, è stato un veneto. L’utente ha visto che la password citata era effettivamente quella che usa. La mail proseguiva dicendo:  “Ho installato un malware sul video per adulti e tu hai visitato questo sito per divertirti (capisci cosa intendo). Mentre stavi guardando i video, il tuo browser ha iniziato a funzionare come un Rdp (desktop remoto) che ha un key logger che mi ha fornito l’accesso al tuo schermo e anche alla webcam. Subito dopo, il mio software ha raccolto tutti i tuoi contatti dal tuo Messenger, Facebook e Mailbox”.

A questo punto, arriva la richiesta monetaria da corrispondersi in bitcoin: “La prima opzione è ignorare questo messaggio. Dovresti sapere cosa sta per succedere se opti su questo percorso. Invierò definitivamente il tuo video a tutti i tuoi contatti, inclusi parenti stretti, colleghi e così via. Non ti proteggerai dall’umiliazione che la tua famiglia dovrà affrontare. L’opzione 2 è di pagarmi. Lo chiameremo questo mio ‘suggerimento sulla privacy’. Se scegli questo percorso, il tuo segreto rimane il tuo segreto. Distruggerò immediatamente il video. Vai avanti con la tua vita non è mai successo niente”.

Nunzia Ciardi, Direttrice della Polizia Postale, dichiara:  “L’ipotesi più probabile è che le password siano state rubate grazie alle operazioni di pirateria informatica compiute nei mesi scorsi. Questi pacchetti di dati sensibili sono stati poi venduti sul dark web. Si tratta di strumenti che consentono gravi intrusioni e per questo è fondamentale modificare tutte le chiavi di accesso, impostare password complesse e mai usare la stessa per profili diversi”. La dirigente di Polizia poi avvisa: “Non pagate perché tanto non servirebbe a fermare la minaccia. E’ importante denunciare subito, per consentirci di intervenire con tempestività. La password non è sufficiente per spiare i computer né tanto meno ottenere eventuali filmati, ma è bene che siano i nostri esperti a verificare quanto sta accadendo”.

A rimarcare le posizioni della Polizia Postale, l’Autorità ha diffuso un comunicato: “Attenzione: nulla di tutto ciò è reale. Si tratta solo dell’ultima frontiera con la quale, prosegue il comunicato, “criminali informatici senza scrupoli tentano di costringere i malcapitati a subire una vera e propria cyber-estorsione. L’unico elemento autentico dell’intera vicenda è rappresentato proprio dalla password – anche precedente e da noi non più utilizzata – del nostro account virtuale, password della quale i criminali in questione sono entrati in possesso sfruttando, presumibilmente, i numerosi mercati neri presenti sul darkweb”.

Quanto al resto, “rappresenta un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettarci nel panico e indurci a pagare la somma illecita”. E’ infatti “tecnicamente impossibile” per chiunque, anche se entrato nella nostra casella mail in maniera fraudolenta, abbia potuto installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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