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I due tipi di amore

Lasciare che l’amore sia veramente se stesso e si manifesti come lo intende lui

Ognuno di noi può facilmente constatare che l’amore è un’energia che ha diversi gradi di intensità. Si ama una persona piuttosto che un’altra, si preferisce un frutto ad un altro… La cosa più difficile da discernere, è la purezza dell’amore. Come ad esempio, distinguere l’amore nel piacere, nella gioia, nel pensiero, nell’atto, nella coscienza…

L’amore più puro è raro. La sua condizione è la libertà.

Non si tratta di prendere la libertà per sé, ma piuttosto di offrire la libertà all’amore: cioè lasciare che l’amore sia veramente se stesso e si manifesti come lo intende lui.

Se osserviamo i nostri comportamenti, ci accorgiamo ben presto che ci accaparriamo dell’amore per delle soddisfazioni personali che sono motivate da condizionamenti incoscienti.

In questo modo, si possono riconoscere due tipi di amore: quello che è asservito – e pertanto limitato – e quello che è libero, pieno, vero.  Ambedue sono stati di coscienza.

Nel primo, l’uomo si sente la vetta del Creato, sente che tutto gli è dovuto, che l’universo e la natura sono stati creati per lui, per il suo piacere e che è un dovere godere di tutto senza preoccuparsi di null’altro.

Nel secondo caso, l’uomo constata che l’universo invisibile è la manifestazione di un’intelligenza invisibile superiore, e che fa egli stesso parte di questo tutto, che ne è una cellula vivente e che il suo scopo è di imparare ad armonizzarsi con tutte le forze del bene, allo scopo di diffonderle e di partecipare attivamente alla benedizione dell’insieme.

Egli considera che l’amore sia una forza superiore e che, grazie al fatto di lavorare su se stesso, può riuscire a captare questa forza e a veicolarla.

L’uomo, nel primo caso, considera che il suo modo di amare sia quello migliore, quello più giusto.

Nel secondo caso, l’uomo vuole essere un allievo dell’amore più puro, e un servitore.

Il primo amore asservisce l’uomo alle forze dello sgretolamento. La sua coscienza rimane addormentata, stagnante.

Il secondo amore risveglia l’uomo: lo libera, lo conduce ad avanzare. Soltanto colui che saprà offrire la libertà riceverà la libertà e pertanto l’amore.

Quante persone si sono abbandonate al piacere e hanno visto la loro vita precipitare e affondare nei compromessi più sordidi? Colui che vive senza coscienza e senza amore minaccia di cadere ad ogni passo nella presa del regno della servitù.

Il piacere in sé non è negativo, ma non è in esso che risiede la fonte dell’amore. Una gran parte dell’umanità confonde piacere e amore. Amano una cosa perché essa piace loro. Ma non sono interessati a sapere chi sono loro stessi. Il piacere li rinchiude alla periferia del loro essere ed occulta l’essenziale in loro – il centro, lo spirito – che è l’unico a poter offrigli libertà.

Trovare in sé questo centro, trovare la propria natura al di là dell’io fabbricato significa scoprire l’immensità, la gioia, l’amore senza frontiere. Questo è il gran piacere, la pienezza, la beatitudine. Colui che sperimenta ciò, anche soltanto una volta nella propria vita, non lo può più dimenticare. Questa è un’autentica iniziazione: ha contemplato ciò che accade al di là del regno della servitù incosciente.

Il piccolo piacere che riporta tutto a sé è un baratro senza fondo. Uno sta cadendo eppure crede ancora di riuscire a  padroneggiare la situazione.

L’unica soluzione risiede nel fatto di prenderne coscienza di far crescere le ali per risalire alla superficie.

Non si dice che l’amore mette le ali? Il piccolo piacere richiede sempre di più.

Se ama il denaro ne vuole fino al punto di diventare totalmente miserevole nei suoi pensieri e nel suo senso morale. A generare tali squilibri è una delle caratteristiche del piacere: non è mai soddisfatto. Genera continua mancanza e sofferenza.

Da Olivier Manitara,

Autentico Maestro esseno

Brano tratto dal suo libro “ Guarire la Coppia”- Disponibile on line presso la Macrolibrarsi:

https://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebook-guarire-la-coppia-pdf.php

Proposto da Barbara Frattini (Correzione testo),

Sacerdotessa essena e Ierogrammata (scriba essena)

Discepola del Maestro esseno Olivier Manitara

Supervisore, Alain Contaret

Rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia

Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) ed insegnante esseno

Esperto Arte del movimento meditativo esseno (Qi Gong e Yoga esseno)

Discepolo del Maestro Olivier Manitara

www.olivier-manitara-tradizione-essena.com

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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