I Misteri dell’Autunno e dell’Arcangelo Michele

Il fuoco della Verità separa ciò che è vero da ciò che è falso

L’autunno è una stagione particolare. Gli alberi prendono i colori del fuoco e perdono le loro foglie. L’energia torna nelle radici. Il giorno da progressivamente posto sempre di più all’oscurità.

L’autunno ci insegna che si deve lasciare ciò che non è più utile per poter proseguire e avanzare. È una stagione che insegna la verità al di là di tutti vestiti e maschere che mettiamo usualmente. Nessuna menzogna!

Si sente un fuoco che consuma tutto ciò che è effimero.

Il fuoco è proprio l’elemento dell’autunno. Il fuoco del discernimento giusto.

Nessuno in realtà ha visto il fuoco, anche sul piano terreno. Ciò che vediamo è una manifestazione del fuoco che genera luce, mentre si può sentire la sua presenza attraverso il calore. È un movimento invisibile, una presenza intensa che si veste di calore e di luce. È un principio di trasformazione. Il fuoco trasforma tutto ciò che si avvicina a lui e lo rende come lui, invisibile e fa scomparire tutto.

Dimostra che alla fine, tutto è fuoco e luce. È proprio un elemento straordinario!

“Nessuno ha visto Dio” diceva il grande Maestro esseno Gesù. Nessuno ha visto il fuoco.

Nelle tradizioni religiose, Dio è sempre stato presentato come un fuoco. L’Amore è un fuoco, la Saggezza è un fuoco, la Verità è un fuoco. Il fuoco è autentico, vorrebbe che ci infiammiamo per ciò che è essenziale, che diventiamo dei soli gli uni per gli altri.

L’Arcangelo Michele è proprio tutto questo e infinitamente di più. L’autunno è la sua stagione. Ma perché? Perché gli antichi mistici ed iniziati ai Misteri della vita l’hanno presento come un cavaliere che domina il dragone oppure il diavolo?

Perché appunto, se esiste un fuoco di vita, un fuoco d’intelligenza, un fuoco di discernimento, esiste anche un fuoco di guerra, un fuoco delle passioni, un fuoco di distruzione che l’uomo deve gestire, padroneggiare ed orientare verso la sua coscienza, la sua anima e verso il suo spirito.

Il fuoco di Michele è un fuoco di trasformazione e di sublimazione. Rappresenta un grande lavoro su di sé.

La trasformazione del piombo in oro come dicevano i veri Alchimisti e la sublimazione delle energie verso un alto ideale, come la linfa dell’albero, per sviluppare il lato sottile dell’uomo. In effetti, quest’ultimo non deve soddisfare unicamente la sua parte più grossolana, ma prenderla in mano per degli  obbiettivi più elevati. Siamo verticali proprio per questo motivo.

Ritroviamo l’autunno attraverso la sera, considerando un giorno completo come la ripetizione in piccolo del grande ciclo delle quattro stagioni. È anche un momento di preparazione e d’introspezione. Si va a cercare la Verità dentro di sé.

Ritroviamo l’autunno anche attraverso il periodo della vecchiaia che prepara al grande passaggio; la vita umana è come la ripetizione del ciclo delle quattro stagioni, ma questa volta nel grande!

Per avere un percezione più reale di ciò che rappresenta l’autunno e tutte le stagioni, si deve saper leggere il libro della natura, non attraverso una lettura scientifica intellettuale morta, ma attraverso una lettura religiosa, animista e vivente.

Proposto da: Alain Contaret

Nazione Essena

Rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia

Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) e insegnante esseno

Esperto dell’Arte del movimento meditativo esseno (Qi Gong e Yoga esseno)

Discepolo del Maestro Olivier Manitara, e della Tradizione dei Maestri esseni

Correzione testo: Barbara Frattini

Nazione Essena

Sacerdotessa essena e Ierogrammata (scriba essena)

Discepola del Maestro Olivier Manitara e della Tradizione dei Maestri esseni

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