La "Sophia"

Il benessere totale nella profondità dell’essere

Una nuova forma di vivere è percepire il proprio “stare bene”

Qualche settimana fa sono tornata a svolgere maggiormente attività fisica attraverso il nuoto. Ho cominciato a riflettere allora sul concetto di benessere totale.
Come abbiamo imparato in altri miei articoli il corpo è il tempio dell’anima e come tale va trattato. Ovviamente il movimento fisico e la salute del corpo sono una parte di ciò che rende completo il benessere.

L’attività fisica deve essere individuata da ciascuno di noi perché ognuno può avere esigenze fisiche differenti. Nel mio caso, per esempio, il nuoto mi aiuta particolarmente a scaricare e far girare le energie dentro di me. Attraverso l’acqua riesco a rinnovare più facilmente uno stato emotivo e contribuire in questo modo al mantenimento di un benessere fondamentale nella quotidianità. Qualcun altro riesce a fare questo magari meglio attraverso la corsa, le arti marziali, l’atletica o un qualsiasi altro tipo di allenamento.

Dopo essere uscita dalla piscina ho percepito la sensazione rinfrescante dell’aria leggermente più fredda della mia temperatura del corpo che mi avvolgeva. Sentivo infatti un’aria diversa rispetto a prima di entrare in piscina; questo perché le mie energie, i miei pensieri e la mia capacità di sentire si erano rinnovate.

Ecco in quel momento ho capito che è fondamentale ciò che sto favorendo, ovvero l’attività fisica che sto facendo.
Integrare questa attività può cambiare il corso della mia giornata; avere la possibilità di rinnovare le energie stagne, le forme pensiero preoccupanti e di uscire dalle trappole societarie, permette di aprire le porte alle altre opportunità che conducono al raggiungimento del benessere completo.

Riusciamo veramente a concepire quanti fattori influenzano il nostro stato di benessere totale? L’equilibrio che il benessere completo porta in noi è dato da molte altre cose.

Innanzitutto dobbiamo avere il tempo di poter svolgere questo tipo di riflessione dentro di noi. Nessuno oltre a noi può scegliere cosa contribuisce al nostro benessere, anche se dando un’occhiata fuori non sembra propriamente così.
Siamo anzi guidati da un modello di società che indirizza i nostri interessi, sceglie il tempo che abbiamo a disposizione per noi stessi e per gli altri, decide cosa mangiamo e definisce quindi anche il nostro benessere.

Il benessere totale parte innanzitutto dalla libertà di potersi chiedere: “Cosa posso fare per stare bene?” in qualunque momento.

Se non siamo liberi di fermarci in mezzo alla strada a percepire il proprio benessere, a ricercarlo e a sceglierlo sappiamo che non viviamo in un benessere totale, perché non siamo liberi di metterlo al primo posto.

Senza questo primo passo non possiamo concepire gli altri fattori che influenzano il nostro equilibrio globale, ovvero il denaro, il tempo libero, la qualità del nostro vestito e del nostro cibo, la cura estetica del corpo, la casa, la quantità di acqua che beviamo, l’assenza di vizi nocivi, la frequenza con cui ci dedichiamo alle passioni e l’evoluzione della propria Anima.

Credo che possiamo riassumere il benessere totale in due fattori principali: libertà finanziaria ed evoluzione dell’Anima. Molte delle cose che contribuiscono al nostro benessere richiedono denaro e una consapevolezza alta.

Si tratta di due elementi interconnessi, l’uno senza l’altro non può Essere completamente.

Ciò che voglio dire è che senza il denaro non possiamo stare bene completamente ma se lo raggiungiamo senza sapere chi siamo realmente e cosa ci facciamo qui altrettanto non possiamo stare bene completamente.

Sophia Molitor

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