IL GOVERNO APPROVA IL DEF

La Flat Tax si farà. Nessun aumento dell'IVA

Il Consiglio dei Ministri, nella sua seduta di ieri, ha approvato il DEF (Documento di Economia e Finanza), in virtù di quello che è il quadro macroeconomico.

In una Nota diffusa da Palazzo Chigi a margine del CdM, si fa sapere che sono stati “confermati i programmi di Governo della Legge di Bilancio e il rispetto degli obiettivi fissati dalla Commissione Europea. Nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva”.

La crescita prevista nel 2019 è pari allo 0,2% contro l’1% che era stato prospettato a dicembre 2018. Ad alimentarla, uno 0,1% di PIL che dovrebbe essere prodotto dai decreti per cantieri e crescita. Nel 2020 si prevede uno 0,7%. A corroborare la crescita, il Reddito di Cittadinanza che dovrebbe dare un +0,2% di PIL. A zero invece, gli effetti della ‘Quota 100’.

Il DEF per l’anno 2019 prevede anche un aumento del rapporto deficit/PIL. Le ultime stime dell’Esecutivo lo davano al 2% mentre il Documento di Economia e Finanza lo quantifica nell’ordine del 2,4%. Le cose dovrebbero migliorare nel 2020 con il 2,1% e nel 2021 con l’1,8%. Male il deficit strutturale che per il 2019 le stime davano a -1,3% del PIL. Il DEF prevede invece -1,6%. Nel 2022 si potrebbe arrivare a -0,8%. Alla luce dell’aumento del deficit, i due miliardi di spesa previsti nella clausola inserita nella Legge di Bilancio, resteranno congelati.

Aumento anche per il debito pubblico, previsto per il 2019 a 132,7% del PIL contro il 132,2% del 2018. A causarlo, la “bassa crescita nominale” ed i “rendimenti reali relativamente elevati”. Per il 2020 si prospetta il 131,7% e “via via fino al 129,8 per cento nel 2022”.

Nel corso della seduta, è emerso il problema dell’aumento dell’IVA in ragione di 23 miliardi “nell’attesa di definire nel corso dei prossimi mesi, in preparazione della Nota di aggiornamento del DEF, misure alternative e un programma di revisione della spesa pubblica”. Alla possibilità di aumento si sono fermamente opposti i due Vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Circa la Flat Tax, sarà coperta dai tagli alle agevolazioni fiscali. Obiettivo del Governo, l’estensione graduale delle imposte alle persone fisiche ridotto a due sole aliquote: 15 e 20%. Si comincerà dai redditi minori. Circa l’IRES, si vorrà tagliare l’aliquota che si applica agli utili non distribuiti; questo per favorire gli investimenti delle imprese.

In merito alla Flat Tax, si è espresso Salvini affermando che “si farà: nel Documento se ne parla in due passaggi”. E sulla ‘Quota 100’, ha proseguito Salvini, “non si torna indietro”.

Antonio Marino

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