Calcio Serie A

Il Milan prova a prendere forma

Hernandez e Ceballos sono vicini, Donnarumma, Suso e Cutrone potrebbero partire

Sembra essere iniziata una nuova era in casa Milan; non che i conti con il passato siano chiusi, anzi. Tuttavia, la decisione di sottoporsi definitivamente alla sanzione UEFA, precludendosi la possibilità di ogni eventuale ricorso, risulta in ultimo sensata e offre finalmente al club rossonero la possibilità di disporre di una pagina bianca su cui tratteggiare gradualmente il proprio futuro.

Certo, il prezzo è stato alto, ma non calcare la scena europea nella prossima stagione è apparso a un certo punto come la soluzione più conveniente; i parametri finanziari a cui il Milan dovrà attenersi nei prossimi tre anni, inoltre, restano rigidi, ma non impediscono una parziale ricostruzione sulle fondamenta già esistenti. La pietra angolare su cui poggia la futura edificazione tecnica del Milan porta il nome di Marco Giampaolo, che ha già individuato in Romagnoli, Paquetà e Piatek i pilastri di ciascun reparto. Attorno a loro Maldini e Boban proveranno ad assemblare una rosa competitiva che possa con il tempo maturare una nuova credibilità.

Se la situazione finanziaria al momento resta sotto l’occhio vigile dell’autorità calcistica europea, quella patrimoniale risulta evidentemente meno cupa, con diversi nomi sacrificabili che potrebbero dare corpo alle famose plusvalenze tanto amate dall’UEFA quanto detestate dai club. Il primo nome sulla lista dei partenti è da tempo quello di Gianluigi Donnarumma, espresso oggetto del desiderio da parte del Paris Saint Germain di Leonardo; il Milan non si muove dalla richiesta di 50 milioni che i transalpini hanno provato a smussare inserendo nella trattativa il portiere Areola o il centrocampista Paredes. Sull’argomento però la dirigenza di via Aldo Rossi è inflessibile, esigendo solo contanti; Areola, infatti, risulterebbe in esubero in un ruolo in cui Giampaolo potrebbe puntare sulla miscela di esperienza e gioventù incarnata da Reina e Plizzari, mentre Paredes non corrisponde ai profili delineati dal tecnico per il centrocampo.

Le casse rossonere potrebbero poi ulteriormente gonfiarsi di puro ossigeno, oltre che di denaro sonante, se dovesse rivelarsi fondato l’interesse del Tottenham per Suso e Cutrone; per la cessione in coppia dei due giocatori il Milan difficilmente scenderebbe al di sotto della soglia dei 70 milioni, cifra che ha il suo peso anche per le rigogliose tasche inglesi. La vendita dei tre virgulti milanisti garantirebbe così un’entrata di tutto rispetto, capace da un lato di acquietare l’UEFA e dall’altro di provare a compiere qualche operazione in entrata.

In tal senso, i fronti più movimentati in casa Milan sono quelli con il Real Madrid e con il mercato croato, ben conosciuto e masticato da Zvonimir Boban. L’accordo con la “Casa Blanca” per Theo Hernandez sembra ormai cosa fatta, al punto che il ragazzo potrebbe approdare a Milano già nel pomeriggio di oggi. Per il talentuoso Ceballos, fresco campione d’Europa con la Spagna Under 21, la trattativa risulta invece più articolata; i 50 milioni chiesti dal Real non sono trattabili nella misura, ma lo sono nella formula del pagamento; gli spagnoli infatti potrebbero accettare la soluzione di un prestito oneroso biennale, seguito da un diritto di riscatto a favore del Milan.

Giunge infine da Madrid una voce da acquisire con le pinze, secondo cui l’eventuale arrivo di Pogba a Madrid potrebbe avvicinare Modric a Milano, in virtù del rapporto di stima reciproca tra il “Pallone d’Oro” e Boban. Sul fronte croato, infine, il nome nuovo per l’attacco è quello dello spagnolo Dani Olmo, anch’egli freschissimo del titolo europeo giovanile; il suo cartellino, di proprietà della Dinamo Zagabria, ha un costo di 15 milioni, cifra non eccessiva qualora l’intuizione di Boban si tramutasse in una scommessa vinta.

Gigi Bria

Mostra Altro

Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
Pulsante per tornare all'inizio