Gli Esseni, la Vita a 360°

Il rispetto verso gli Animali

L'uomo rivolto verso il proprio mondo e la benevolenza dell'animale verso l'uomo

Al giorno d’oggi, molte religioni si basano su uno dei comandamenti di Mosè: “Tu non ucciderai”. Così, milioni di anime sulla terra hanno questo comandamento come principio religioso. Questo è il loro pane quotidiano, la loro vita, la loro struttura. Questo comandamento chiede all’uomo di non vivere separato dai minerali, dai vegetali, dagli animali e nemmeno dai regni superiori. L’uomo non deve uccidere le relazioni.

L’uomo è il cielo degli animali. Così, il destino degli animali dipende da lui. La responsabilità dell’uomo è di nobilitare, di portare gli animali verso l’alto, verso il pensiero, verso ciò che è spirituale, verso il mondo angelico. Ma il comandamento non è rispettato, benché gli animali siano gli organi dell’uomo e siano le virtù che corrispondono ad essi.

Essi formano l’insieme del corpo dell’uomo. Se costui non rispetta gli animali e li fa soffrire, non si rispetta e fa soffrire se stesso. Se l’uomo protegge gli animali, si sentirà meglio nei suoi sentimenti, nel suo cuore e nella sua famiglia. Distruggere gli animali, significa distruggere tutta una parte di ciò che c’è di bello e di nobile nella natura.

Il fatto è che, al giorno d’oggi, l’uomo è rivolto verso il mondo dell’uomo e non verso gli Dei. Egli è nella confraternita del male, che vuole dare la potenza unicamente all’uomo, mentre la confraternita del Bene è con la Madre e vuole preservare la dignità di tutti gli esseri. È la ragione per la quale i minerali e i vegetali non sono riconosciuti; gli animali non sono trattati in modo rispettoso; i maestri non sono accettati, gli Angeli in quanto virtù, come la chiarezza, l’ armonia, la bellezza …, non sono celebrati; le grandi leggi degli Arcangeli non sono applicate; gli Dei, in quanto grandi principi eterni, non sono onorati.

L’uomo crede che tutto sia morto. Ha dimenticato che tutto ha un’anima. Pensa di essere il re della terra e che possa vivere come voglia, a detrimento degli altri, mentre in realtà la terra non gli appartiene più. Essa gli è solamente prestata affinché lui studi, si evolva e si faccia un corpo di Luce.

In realtà, l’uomo è caduto e non vuole andare verso gli Angeli. Vuole semplicemente vivere meglio nel suo mondo. Quest’uomo, rivolto verso il mondo dell’uomo e la sua tecnologia moderna, pensa nell’oscurità e non nella Luce. Così, è tagliato dalla terra. Nel minerale, egli vuole la potenza e la forza e farà di tutto per averle. Nel vegetale, vuole la fecondazione. Nell’animale, vuole il piacere e la sicurezza. In questo contesto, non è più possibile per lui di avere un reale contatto e una reale trasformazione. Così, il minerale, il vegetale e l’animale sono divenuti malati a causa di quest’uomo, che è rivolto unicamente verso il proprio mondo. Non c’è alcuna vera malattia nell’animale.

Solo la malattia dell’uomo ha reso l’animale malato. Nessuna mucca pazza esisteva prima che l’uomo non fosse intervenuto. È l’uomo moderno che, con il suo spirito snaturato, ha reso la mucca malata, facendole mangiare della farina ottenuta a partire dalle carcasse dei bovini e dai cadaveri di altri animali. Sarebbe stato impensabile per l’uomo originale agire in questo modo. Lui conosceva gli animali, gli parlava, sapeva realmente come vivere con loro. Era in accordo, in armonia con i mondi della Madre.

L’uomo non è più un uomo vero. Ha abbandonato la Luce che era all’interno di sé e ha condotto tutto verso la malattia, l’asservimento. Ha decretato che gli animali non hanno un’anima e che, di conseguenza, egli possa farne qualsiasi cosa. Li ha traditi e li ha condotti in schiavitù. Così, l’uomo ha perduto la sua divinità e non divinizza più il suo ambiente. L’animale glielo mostra, perché è il suo specchio. Esso lo mette di fronte a se stesso. Se l’animale non è più un Dio, questo significa che l’uomo stesso non è più un Dio. Ancora di più, se l’uomo mette l’animale in schiavitù e degrado, è l’uomo stesso che è preso da dei mondi oscuri, che lo hanno messo in schiavitù.

Scritto da Olivier Manitara, autentico Maestro esseno nel lignaggio dei grandi Maestri e Saggi esseni.

Proposto da Alain Contaret

Ambasciatore della Nazione Essena

Rappresentante della Chiesa Essena Cristiana in Italia

Sacerdote, Ierogrammata ed insegnante esseno

Ambasciatore di Pace

Discepolo di Olivier Manitara e dell’autentico lignaggio dei Maestri e Saggi Esseni

Tradotto e corretto da Clelia Facchini

Sacerdotessa essena

Discepola di Olivier Manitara e dell’autentico lignaggio dei Maestri e Saggi esseni

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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