Salute

Iperidrosi: quando sudare diventa un problema

Conosciamo da vicino questo fenomeno patologico caratterizzato da un’eccessiva sudorazione di mani, ascelle e piedi

Rappresentano circa il 2-3% della popolazione italiana i soggetti che soffrono di iperidrosi. Indubbiamente fonte di problemi di natura anche sociale, l’iperidrosi è un fenomeno patologico caratterizzato da un’eccessiva sudorazione di mani, ascelle e piedi.

Cos’è l’iperidrosi

La sudorazione è un fenomeno fisiologico, che interessa tutta la superficie corporea. Ha un’importante funzione nei sistemi termoregolatori del corpo umano e può essere influenzata da stimoli psicologici, emotivi e/ o mentali. Normalmente, il nostro corpo produce circa mezzo litro di sudore al giorno. Una produzione maggiore rispetto alle necessità fisiologiche della termoregolazione, dà origine al fenomeno patologico dell’iperidrosi.

L’iperidrosi può essere primaria, ovvero senza causa evidente. Interessa una percentuale della popolazione tra lo 0.6% e il 5 % e può insorgere a qualunque età, anche se è più frequente negli adolescenti e nei giovani adulti, in proporzioni uguali tra uomini e donne. Ha senza dubbio un’incidenza familiare.

Parliamo, invece, di iperidrosi secondaria, quando è dovuta a malattie sottostanti come obesità, diabete, ipertiroidismo e neoplasie.

Trattamenti disponibili

Nel paziente che lamenta eccessiva sudorazione, è necessario innanzitutto escludere le cause di iperidrosi secondaria. Un’anamnesi accurata ed esami ematochimici mirati che confermeranno la diagnosi di iperidrosi primaria consentiranno al medico di discutere col paziente un iter terapeutico adeguato.

I trattamenti dell’iperidrosi primaria possono essere medici e chirurgici; i primi hanno il limite di essere temporanei, cioè il loro effetto si esaurisce non appena vengono sospesi, e consistono in:

  • prodotti e deodoranti antitraspiranti, che contengono cloruro di alluminio, o astringenti, che asciugano le ghiandole sudoripare; sono piuttosto efficaci nell’iperidrosi ascellare, ma hanno poco spazio dell’iperidrosi delle mani o dei piedi
  • iniezioni di tossina botulinica, che bloccano la muscolatura delle ghiandole sudoripare; sono efficaci nell’82-87% dei casi, il loro effetto compare 2-3 giorni dopo il trattamento ed è massimo dopo due settimane. Purtroppo, sono costose e devono essere ripetute ogni sei mesi
  • ionoforesi, che consiste nell’erogare alle aree di pelle interessate deboli correnti elettriche, applicate attraverso l’acqua o un tampone umido; è efficace nell’81-91% dei casi e deve essere ripetuta ogni settimana

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico per far fronte all’iperidrosi è denominato simpaticectomia videotoracoscopica, una tecnica mini-invasiva endoscopica toracica con la quale si interviene selettivamente sui gangli della catena del sistema nervoso simpatico toracico per bloccare la sudorazione palmare e ascellare.

L’intervento viene eseguito in anestesia generale , da entrambi i lati nella stessa seduta, con un accesso toracoscopico di circa un centimetro per lato.

La durata complessiva dell’intervento chirurgico è di circa 30-40 minuti e si esegue normalmente in Day Hospital.

L’effetto terapeutico è immediato e definitivo. La scomparsa dei sintomi è completa in circa il 98-99% dei casi di iperidrosi palmare e nel 90-95% in quelli di iperidrosi ascellare.

Cristina Svegliàti

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Redazione La Voce

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