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La crudeltà: un’attitudine che caratterizza l’essere umano e non gli animali

Perché l’umanità si trova nel buio e nello squilibrio totale?

Quante domande ci facciamo quando vediamo tutti i problemi che genera l’uomo sulla terra. Quanti sentimenti di ingiustizia, di rancore, e di incomprensione proviamo!

È chiaro e legittimo di porsi la domanda: ma, l’uomo in sé, dove va a cercare le sue ispirazioni, le sue idee per prendere delle decisioni nella sua vita?

L’uomo, da solo, non può diventare un uomo mentre un animale, sì, diventa esattamente ciò che lui è.

L’uomo è in constante divenire e oscilla sempre tra la sua parte istintiva e la sua parte spirituale angelica. Egli ha poco coscienza delle forze che lo attraversano e spesso è il giocattolo di tante influenze legate alla sua parte più istintiva.

Essendo pienamente identificato al suo corpo fisico, nel quale sono presenti tutte le energie di sopravvivenza, l’uomo vive la sua vita terrena come un dittatore incosciente di sé, prendendo delle decisioni come se fosse l’unico a vivere sul pianeta e nell’universo.

L’animale, anche il più feroce, rimane centrato, integro e non causa alcun problema in sé stesso. Ma se l’istinto domina l’uomo, egli diventa di più che un predatore nella natura, diventa veramente un mostro, un essere capace di trovare soddisfazione attraverso la sofferenza degli altri, la distruzione, e il non rispetto.

È indubbio che l’educazione odierna che egli riceve non permetta l’apparizione del ragionamento morale che accoglie, orienta e dispone, nella maestria, ma permetta invece l’apparizione delle energie che provengono dalla sua parte infernale che ha la tendenza a voler sempre dominare, apparire. Per infernale, non intendo negativa, ma caotica. Essa ha bisogno di essere presa in considerazione e guidata poiché in fin dei conti, stiamo parlando di forze di vita.

L’uomo ha difficoltà ad approcciarsi con il suo corpo, con sé stesso e non si conosce. Si lascia facilmente dominare dall’istinto e non sa valorizzare bene il meglio di sé, che vuole manifestarsi e regnare, ma nell’amore e nella saggezza.

L’uomo, al contrario degli animali, si inventa delle identità, delle maschere che lo fanno deragliare da ciò che egli è autenticamente. Questo lo porta a non considerare pienamente il suo corpo, gli altri e anche i suoi antenati.

Alla fine, l’uomo è crudele verso sé stesso, si tradisce spesso, non osa intraprendere il cammino del nobilitamento. Insieme all’impronta dittatoriale che porta in sé, l’uomo, paradossalmente, ha paura dello sguardo degli altri. Di fatto, ha paura di scoprirsi e fonda la sua vita sulle maschere che usa più o meno incoscientemente.

Potremmo dire che la paura di morire, nel senso di non esistere nel suo ego mortale, lo porta ad essere crudele nelle sue considerazioni, nelle sue scelte, attraverso un’incoscienza che, alla fine lo rende schiavo di un sistema che si radica in lui e nell’invisibile che egli nutre ogni giorno.

L’amore per sé stessi è un cammino di fedeltà, di rispetto e di alta dignità. L’amore per sé implica la conoscenza di sé, la ricerca del meglio in sé, che dal mostro-dittatore crudele fa apparire l’uomo-maestro benevolo.

Lavorare su sé stessi, valorizzarsi nell’amore, è fondamentale per essere autenticamente soddisfatti e per poter osservare l’orizzonte di un alto ideale dentro di sé

 Alain Contaret

Rappresentante della Nazione Essena in Italia

Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) e insegnante esseno

Esperto Arte del movimento meditativo esseno (Qi Gong esseno e Yoga esseno)

Discepolo di Olivier Manitara, autentico Maestro esseno

Correzione testo:

Barbara Frattini

Sacerdotessa essena e Ierogrammata (scriba essena)

Discepola del Maestro esseno Olivier Manitara

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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