Politica

LA MAGGIORANZA SCRICCHIOLA: AL SENATO, VIA UN ALTRO GRILLINO

Il Senatore Di Marzio passa al Gruppo Misto. Altri pentastellati di Palazzo Madama, pronti a lasciare. Ora, la differenza è di soli 5 voti: 166 contro i 161 richiesti come minimo

Il Movimento Cinque Stelle continua a perdere pezzi e con esso, la maggioranza sulla quale si regge il Governo. Stavolta, dare l’addio è stato il Senatore Luigi Di Marzio. La notizia l’ha data lui stesso in Aula, annunciando il suo passaggio al Gruppo Misto. “Per fugare qualsiasi dubbio in merito – ha detto Di Marzio – formalizzo la mia decisione di aderire al Gruppo Misto”. Spiegando i motivi, il Senatore ha affermato che la decisione è stata assunta a seguito di “un’epurazione di fatto, di cui non posso che prendere atto ancorché con il rammarico di separarmi da colleghi integerrimi”.

Di Marzio è stato uno dei firmatari per il referendum confermativo della Legge costituzionale che va a tagliare il numero dei parlamentari. Il Senatore si è detto convinto del fatto che un’iniziativa di questa portata doveva essere sottoposta “al popolo sovrano, essendo io per formazione incapace, a differenza di molti, di reputarmi depositario di verità”.

“Sorprendentemente questo gesto, improntato al rigoroso rispetto ella democrazia sostanziale, si è invece trasformato in motivo di stigma e non soltanto sui social network – ha detto ancora Di Marzio -. Non si è registrata nessuna presa di posizione ufficiale a difesa di un principio democratico cui pure si era inneggiato, lasciando così che venissi additato quale eretico e traditore”.

“Non è accettabile – ha rimarcato Di Marzio – il silenzio che ha accolto i giudizi con cui è stata esplicitamente stigmatizzata la scelta da me compiuta. Di fronte a un’epurazione di fatto, della quale non posso che prendere atto, col rammarico di separarmi da colleghi integerrimi, per fugare qualsiasi dubbio, formalizzo la decisione di aderire al gruppo Misto, formazione inidonea a favorire qualsiasi reiterazione di un’esperienza – che anche per ragioni di età non può che ritenersi ormai alle spalle – rivelatasi deludente anche a causa del sostanziale disinteresse ad accogliere qualsivoglia contributo ulteriore rispetto a quello di pigiare pulsanti”.

Di Marzio potrebbe non essere l’ultimo ad abbandonare il Movimento Cinque Stelle che ha già perso 10 senatori nel corso di questa legislatura. Secondo quanto riferisce il quotidiano ‘La Repubblica’, altri grillini sarebbero ai saluti finali. “Da quando l’ex capogruppo Stefano Patuanelli è diventato Ministro – riferisce il giornale – è scattato una sorta di ‘rompete le righe’ che nessuno è stato finora in grado di arginare“.

All’oggi, la maggioranza si regge su 166 voti ai quali si aggiungono quelli di 4 senatori a vita: una differenza di soli 5 rispetto ai 161 richiesti come minimo. Un campanello d’allarme per la tenuta dell’Esecutivo.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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