Gli Esseni, la Vita a 360°

La saggezza eterna celata nel sistema nervoso centrale

«Quando Dio creò l’uomo, lo fece simile a sé.» (Gen. 5, 1-2).

Il Sistema Nervoso Centrale può essere descritto in tre differenti livelli, interconnessi tra loro: un livello superiore (la corteccia cerebrale), un livello centrale (le aree sottocorticali), un livello inferiore (il midollo spinale). Per ognuno di questi livelli è presente un lato “visibile” e uno “celato”. La struttura che si conosce meglio è quella superiore, “visibile”, suddivisa anch’essa in diversi strati, sapete quanti? Sei!

Non solo, ogni livello della struttura “visibile” presenta una componente “invisibile”, caratterizzata dalle cellule celebrali: i neuroni. Ognuno di questi neuroni si identificano in termini di: morfologia, distribuzione spaziale, funzione e tanto altro. Si potrebbe pensare che essi siano separati tra loro, ma non è così! Ognuno di loro lavora in maniera collettiva. In qualche modo sconosciuto, è come se conoscessero l’importanza dell’unità, senza la quale non potrebbero realmente manifestarsi. Sembrerebbe che i neuroni manifestino le quattro fasi della meditazione: la concentrazione fisica, la concentrazione mentale, la concentrazione del cuore, la concentrazione divina. Non a caso, prima di comprendere l’importanza dell’unità, avranno “osservato” l’esterno, “compreso” di non riuscire a lavorare in maniera singola, e la necessità di trovare un modo per poter ottenere il massimo risultato energetico con il minimo sforzo (il nostro organismo è il più grande conservatore), di voler “lavorare” per il bene dell’organismo che li ha accolti, ed infine, la concentrazione divina, “agire” e diventare “Uno” con gli altri neuroni! Così facendo, sono riusciti a costruire un ponte con quello che prima era esterno e separato. Secondo il grande Maestro Esseno Olivier Manitara, è quest’ultima tappa “il grado di concentrazione perfetta, il punto centrale”. Infatti, tutti i neuroni si accorgono di essere uno e che, in realtà, lo sono sempre stati. Essi iniziano a identificarsi dicendosi: “Io sono questo”. Ciò che è davvero sorprendente è che anche gli antichi saggi, mediante l’utilizzo di parabole, con termini diversi, avevano già spiegato tutto questo. Infatti, Il grande maestro Gesù diceva: “Il Mio Padre celeste ed Io siamo uno, come sono Uno con tutti gli esseri”. Dunque, le 4 fasi della meditazione sono state dei mezzi tramite i quali i neuroni sono diventati ciò che sono realmente.

Come entrano in contatto i neuroni? Mediante punti di connessione, chiamati “sinapsi”, in cui la trasmissione delle informazioni è mediata da neurotrasmettitori in grado di attivare o inibire neuroni contigui. Vediamo bene come ogni singolo neurone, pur mantenendo la sua individualità, viene influenzato sia positivamente che negativamente da altri suoi eguali, senza opporre resistenza, rimanendo in perfetto equilibrio con sé stesso e con gli altri. Perché questo? Perché il corpo rispetta e segue diligentemente i Principi eterni dettati da Dio. Lo squilibrio, gli eccessi portano alla malattia. Lo vediamo con i neuroni, come per gli uomini: neuroni ipereccitabili portano alla malattia, mentre neuroni inattivabili portano alla morte. Una delle parole trasmesse dal Vangelo Esseno dell’Arcangelo Gabriele è proprio questa: “Per vivere, un corpo ha bisogno d’essere in armonia, in affinità con il proprio ambiente. È una legge di scambi che si manifesta in tutti i mondi e in tutti i corpi dell’uomo.”

 

Redattore: Adriana Cataldi

Sacerdotessa lettrice essena

Discepola del Maestro Olivier Manitara, autentico Maestro esseno

(Laureata in professioni sanitarie: “Tecniche di Neurofisiopatologia”)

RIFERIMENTI: LIBRO “LA MEDITAZIONE ESSENA” DI OLIVIER MANITARA

ATTENZIONE-CONCENTRAZIONE-RISVEGLIO

I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DI UN’ARTE MILLENARIA RIVELATA DA UN GRANDE MAESTRO

(Psiche2 edizioni)

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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