Salute a Te Navigatore, come procede il Tuo Capolavoro in Terra? Oggi voglio parlarti della sesta Chiave per iniziare a Vivere una Vita veramente Ricca sotto ogni punto di vista; come le altre basilari frequenze, ha una valenza assoluta per poter finalmente esser libero.
Ecco a Te La Pazienza.
Esistono molti proverbi che elogiano questa Chiave, uno di questi è “la Pazienza è la Virtù dei Forti”. Parole molto sagge, però possiedono un grande limite, che si riferisco a qualcuno che si trova al di fuori di Noi; la Virtù di cui si parla, fa riferimento al prossimo in modo continuo e costante. Ancora una volta non c’è presa di coscienza interiore a Noi, ma sempre verso l’esterno. Vedi Navigatore, l’Uomo “medio” tende a mettere la propria persona “al di sopra” del prossimo, pensando di dover aver pazienza degli altri perché ancora troppo “inevoluti”.
Tutto questo può anche essere vero (in alcuni rarissimi casi), ma ci si è dimenticati di una cosa ben più importante, la Vera Natura della Pazienza è Personale, quindi diretta verso di Noi, rarissimamente verso il Prossimo. Mi spiego meglio.
Se ci si fermasse ad aver Pazienza per Noi stessi, tutto cambierebbe in meglio; si inizierebbe a comprendere che abbiamo degli schemi o limiti da superare, si potrebbe capire che dobbiamo lasciar il giusto Tempo (variante che esiste solo in questa dimensione, ma dobbiamo accoglierlo anche se si tende a rifiutare in modo continuo e costante) per far maturale determinate cose in Noi.
Ma soprattutto, caro Navigatore, puoi iniziare a comprendere in profondità, che se ogni persona iniziasse ad essere Paziente verso Se stesso, non dovrebbe più esserlo verso “gli altri”. Questo perché, anche loro, facendo la medesima cosa, inizierebbero a cambiare determinati atteggiamenti per migliorarsi in modo continuo e costante.
Vorrei portare alla tua attenzione una cosa che magari, nella precedente frase, ti è sfuggita. Centrati su questo pensiero:
Se ogni persona iniziasse ad essere Paziente verso Se stessa, non dovrebbe più esserlo verso “gli altri”
Che cosa magnifica e strepitosa non trovi? Mi spiego meglio. Come ben sai, il Paziente è colui che si reca in un luogo a chiedere ad una seconda persona un parere su Se stesso, la maggior parte delle volte in termini di salute. Questo avviene perché non abbiamo più la Pazienza di ascoltarci e capire il Nostro Corpo, specchio della Nostra Anima, che vuole comunicarci cose importanti per la Nostra Evoluzione.
Oh si, è più semplice andare da qualcuno titolato da un’altra persona (che a sua volta è stato titolato da un’altra persona e così via) a dirci come stiamo e cosa dobbiamo fare (fa venire i brividi vista così non trovi?). Ma Navigatore, come fa costui, con tutto il rispetto per la sua persona e studi, ad essere “titolato” (capiremo col tempo cosa intendo a livello sottile) a leggere e parlare con la Nostra Anima ed ancor prima col Nostro Spirito?
Certo, in certi casi estremi, la professionalità di un medico è necessaria, ma dovremmo arrivare ad avere un grado di Pazienza così elevato, da poter ascoltarci (per tempo) e comprendere quello che sta avvenendo per non arrivare a demandare ad altri la Nostra Vita.
Detto in termini differenti, con la Vera Natura della Pazienza, diventiamo anche “medici di Noi stessi”; in questo modo acquisiamo un grande potere “magico” (probabilmente uno dei più grandi), la facoltà di ascoltarci da Dentro. Navigatore, è curioso quanto invece la società insegni una finta natura di questa Chiave non trovi?
Bisogna sempre aver pazienza del prossimo, che sia un amico, un parente, un compagno, un collega, un figlio e così via; la Pazienza verso di Noi non è mai contemplata, però se si guarda la cosa da un lato differente, noi saremo quel collega, compagno, parente, amico o figlio di un’altra persona. Con questo meccanismo nessuno è più paziente di Se stesso, la Chiave viene modificata, la serratura non gira e la porta non si apre.
Inizia fin da subito ad aver più Pazienza verso di Te, Navigatore, ed inizierai a comprendere che quella verso il prossimo è solo un’invenzione che non deve riguardarti
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Nadir Davide Mennuni
