Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Anushka Naiknaware

Bende intelligenti per il futuro

Immaginate che il vostro medico possa vedere il preciso istante in cui la vostra medicazione deve essere cambiata. Viene messo al corrente dello stato della ferita, se sono presenti inizi di infezione, gli viene comunicata la temperatura e il valore del PH.

Anushka Naiknaware, oggi quindicenne, ha ricevuto il premio Google Science Fair (Premio della Scienza di Google) nel 2016 per l’invenzione di questo sensore. Vive in Oregon ed è appassionata di chimica. Ispirandosi al lavoro di Marie Curie, che portò la medicina a nuovi livelli grazie alle sue scoperte, Anushka voleva trovare una soluzione per un problema che spesso è poco considerato: la cura delle ferite croniche. Questo tipo di ferite richiede particolari presupposti per guarire efficacemente, e la situazione diventa più complessa nel momento in cui le ferite sono particolarmente estese. Si tratta infatti di creare le condizioni ideali per la guarigione, favorita da un ambiente umido. Se i bendaggi sono sostituiti troppo spesso i pazienti possono essere sottoposti a dolori e infezioni per periodi prolungati. Nel mondo sono milioni le persone colpite da lesioni estese, pensiamo ad esempio alle ustioni gravi.

Nella sua vita Anushka ha passato ore nei laboratori di chimica compiendo esperimenti. I suoi interessi primari erano la chimica e la matematica ma ha imparato altri rami delle scienze, inclusi la fisica, la biologia e l’informatica. Il premio vinto include scienze dei materiali, matematica dei frattali e biologia.

Non ha vinto solo il Google Science Fair ma numerosi altri premi in gare di scienza e matematica, come il Mathematics STEM Award.

È stata la persona più giovane a vincere un premio dall’importanza mondiale, il Lego Education Builder Award, che ha lo scopo di riconoscere uno studente che utilizza un approccio innovativo e pratico per risolvere alcune delle più grandi sfide ingegneristiche. Con esso sono arrivati $ 15.000 e il tutorato, servizio a disposizione degli studenti che prevede interventi per rimuovere ostacoli nei confronti di una proficua frequenza ai corsi e fornisce supporto didattico. Lei dice che ha intenzione di sfruttare questo tutorato per avviare il processo che le consentirà di ottenere l’approvazione da parte della Food and Drugs Administration (ente statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) per le sue bende, in modo che un’azienda possa produrle su larga scala per il beneficio di tutti i pazienti nel mondo.

Nel 2017 Anushka ha avuto l’opportunità di condividere le sue scoperte e le sue idee al TEDwomen di NewOrleans. L’invenzione consiste nell’incorporamento di nanoparticelle di grafene, tramite inchiostro stampato in modelli frattali, all’interno delle bende, per rilevare con precisione quando i livelli di umidità sono diminuiti. La benda è stata progettata con minuscoli monitor che consentono ai medici di sapere se la medicazione è troppo asciutta, oltre ad altri parametri, per poterla sostituire senza doverla togliere dalla zona colpita per verificare. Dopo vari tentativi è riuscita a creare un sensore ottimale, biocompatibile e con costi di produzione contenuti. Dato che i sensori sono fatti di inchiostro conduttore oltre ad essere economici i dati relativi al bendaggio possono essere facilmente monitorati tramite qualsiasi dispositivo, anche un telefono.

Anushka afferma che il momento migliore della sua vita è stato quando si è resa conto che il suo prototipo, un braccio finto con una ferita finta cui erano attaccati bende e sensori, ha funzionato. Dirsi: aspetta un attimo, sono una tredicenne e ho realizzato qualcosa che potrà cambiare il mondo intero è stato un momento esaltante. Per quanto riguarda il suo futuro, la giovane scienziata sogna di seguire le orme di Marie Curie e di vincere un premio Nobel. Ha un messaggio per le ragazze che, come lei, devono affrontare lo stereotipo che le ragazze non sono brave abbastanza o non amano la scienza: “Mettete alla prova voi stesse, ed esso se ne andrà”.

Patrizia Massi

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Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
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