Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Francesca Amato

Apepak – Riutilizzo del packaging

Francesca Amato è vicepresidente di Sonda, una Società Cooperativa Onlus in provincia di Treviso, cui è stato affidato l’onore e l’onere di produrre e distribuire Apepak, una pezza di cotone rivestita di cera d’api che sostituisce l’utilizzo della pellicola di plastica in cucina, un prodotto che può modificare il modo con cui ci rapportiamo all’ambiente.

L’uso di plastica per gli imballaggi è fortemente aumentato negli ultimi anni e ciò è riferibile a un aumento della ricchezza pro capite. Si stima che circa l’80% della plastica prodotta resti accumulata nelle discariche o nell’ambiente, solo il 9% viene riciclata. Con questi numeri, che sono allarmanti, non è difficile comprendere la preoccupazione e l’attenzione, per fortuna crescente, che desta la situazione, poiché la plastica può essere distrutta solo con la combustione o un trattamento chimico, non risolvendo quindi il fattore inquinamento da detriti di plastica che ormai sono presenti in tutti gli ambienti naturali.

Massimo Massarotto, che attualmente vive in California, ha contattato Francesca l’estate scorsa, chiedendole se la sua cooperativa era disposta a produrre ciò che ha chiamato Apepak, è lui infatti l’ideatore del progetto. Determinato a cambiare la cultura con la quale l’umanità si approccia alla vita e al mondo naturale, ha puntato la sua attenzione all’uso della plastica usa e getta a livello familiare. Sul sito cita fonti che affermano come la grande chiazza di immondizia nel Pacifico sia composta per il 47% da film, involucri e sacchetti di plastica. Come lui stesso dice, partendo dal quotidiano è possibile modificare tutto ciò. Francesca, 45enne che vive a Castelfranco Veneto, racconta gli inizi di questa avventura.

“Quando Massimo mi ha parlato del suo progetto sono rimasta molto affascinata. Mi è piaciuta l’idea del grande rispetto per l’ambiente, l’attenzione nel creare meno rifiuti possibili attraverso i gesti quotidiani di noi tutti. Ho visto anche come la produzione di questo prodotto potesse diventare davvero un’occasione per generare lavoro per le categorie svantaggiate di persone alle quali ci dedichiamo in Sonda. Infatti noi ci occupiamo dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone che hanno terminato percorsi di riabilitazione relativi alle dipendenze, gestiamo servizi alla persona di natura socio-sanitaria, sociale e educativa”.

“Per la cooperativa significava una grande rivoluzione, partecipare come protagonista a questo cambiamento culturale. Sonda ha completamente costruito il prodotto, dalla ricerca di materiali alla realizzazione. Non nego ci siano state varie difficoltà da affrontare ma l’entusiasmo era così evidente che pareva di respirarlo insieme all’odore di cera. Ci siamo trasformati da subito in artigiani, soprattutto un gruppo di socie, tentando di comprendere, sperimentando, come mettere in pratica l’idea di Massimo, quali materiali fossero più idonei“.

“Questa novità, che sostituisce la plastica, è composta da pezze di cotone GOTS (la sigla sta a indicare una certificazione ottenuta solo da cotone biologico e certificato al 100%, quindi di qualità elevata). Le pezze vengono trattate con cera d’api, olio di jojoba e resina di pino. Anche per questi componenti la ricerca di fornitori adatti è stata meticolosa, tutti prodotti ottenuti in modo etico e rispettoso. Queste pezze, di formato adatto all’uso in cucina, al tatto si presentano piuttosto appiccicose e proprio questa caratteristica le rende traspiranti. Significa poter avvolgere anche i cibi freschi, oltre a coprire ciò che va conservato in frigorifero, mantenendone inalterate le proprietà per lungo tempo. Abbiamo ottenuto tutte le certificazioni necessarie passando i test di idoneità per il contatto con i cibi”.

“La produzione è iniziata a dicembre del 2018 e la primavera del 2019 siamo partiti con le vendite. È tutto molto recente come vedi. Anche il riscontro è estremamente positivo perché c’è un’altra caratteristica che rende il prodotto rivoluzionario: il riuso. Si può lavare con acqua, volendo con poco detergente naturale, si asciuga molto in fretta e si mantiene inalterato per un anno. E quando si scarta si smaltisce come un normale tessuto in cotone, quindi a impatto ambientale zero. Questa sì che è innovazione. Sai quanta plastica in meno contaminerà l’ambiente e i mari? Abbiamo stimato che dall’inizio della vendita, questa primavera, si sono risparmiati 12 chilometri di pellicola di plastica. E non dimentichiamo il beneficio di inclusione sociale derivato dal lavoro che richiede questa attuazione. Ad oggi nei laboratori sono impiegate quattro persone, più altre tre che si occupano della ricerca di fornitori, fatturazione, assistenza ai clienti. Generare sette posti di lavoro in così breve tempo non è poco“.

“Ci siamo accorti che sono molte le persone particolarmente attente ai problemi dell’ambiente e che inoltre sono disposte a promuovere proposte che possano determinare una diminuzione dell’inquinamento. In Italia poi è facile, siamo un Paese che ha la cultura del cibo con forti tradizioni culinarie, abbiamo cultura alimentare, vogliamo mangiare bene, ricerchiamo prodotti sani e siamo attenti alle tematiche dell’ambiente e all’ecologia. Per questo Sonda continuerà il suo impegno. Abbiamo un’altra idea in Sonda: riuscire a progettare un macchinario che ci consenta di ridurre i tempi di produzione, quindi a produrre più pezzi per una migliore diffusione, anche se non intendiamo per nulla diventare una grande azienda. Per noi è importante rimanere fedeli ai principii che animano la cooperativa”.

Patrizia Massi

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Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
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