Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Rossella Leone

La Marcia delle Madri per la Pace

La foto della marcia è stata scattata da lei, Rossella Leone, nel 2017 durante il “Viaggio per la pace” di Women Wage Peace, durato due settimane. Il movimento Women Wage Peace, come si legge sul loro sito qui, esplicita chiaramente e senza ombra di interpretazione il loro intento: “Women Wage Peace (Le donne fanno la pace) è un vasto movimento dal basso, il più grande del paese, fondato nell’estate del 2014 a seguito dell’Operazione Margine di Protezione. Al movimento aderiscono decine di migliaia di membri appartenenti alle frange politiche di destra, centro e sinistra, ebrei e arabi, religiosi e laici, dal centro del paese alle periferie, donne dai kibbutz e dagli insediamenti, e tutti quelli uniti per una richiesta di un mutuo accordo non violento condiviso da entrambe le parti.”

Rossella Leone gestisce una società di comunicazione linguistica a Milano, con l’obiettivo di aiutare a sviluppare gli strumenti linguistici per garantire un messaggio efficace e visibile a livello internazionale. “A questo, dice, si aggiunge anche un percorso personale di crescita, un lungo lavoro di anni che mi ha portata a studiare e perseguire un master di counseling che applico su di me e sugli altri.” Lei è la referente del movimento in Italia.

“Tutto è iniziato nel 2016 quando in un luogo a me molto caro ho ascoltato e visto un video di Yael Deckelbaum, cantante israeliana a capo del movimento Women Wage Peace. Sono rimasta profondamente toccata dal video ed è stata solo la spinta del mio cuore che mi ha portata a fare delle ricerche e voler dare la mia disponibilità a questo gruppo di donne con i mezzi che avevo a disposizione, attraverso la traduzione e l’interpretariato, attraverso gli strumenti della mia società. Mi sono attivata e con i miei figli abbiamo partecipato alla marcia programmata nel 2017. Io non sono legata a nessuna radice del movimento, ma l’impeto di unirmi a loro è stato forte, e ho marciato con circa 10.000 donne. Le ho raggiunte solo nell’ultimo periodo, non ho marciato dieci giorni con loro, ma solo negli ultimi due giorni, dal Mar Morto fino a Gerusalemme, in mezzo al deserto. È stato veramente toccante. Stando con loro ho sentito tutta la forza di queste donne e di queste madri che chiedono per sé e per i propri figli di porre fine al conflitto, al di là della religione, della politica e dell’etnia. C’erano donne che contro il volere dei mariti erano lì e marciavano con noi.”

“Il movimento Women Wage Peace è nato nel 2014 dopo l’ultima guerra a Gaza, è iniziato come un movimento di madri israeliane e palestinesi che chiedono, per il futuro dei propri figli, di porre fine ai conflitti ma che con il passare del tempo si è diffuso a livello internazionale. Sono persone comuni, non hanno nessuna affiliazione, sono donne unite al di sopra di ogni divisione tradizionale. Io ho visto nei loro occhi e nel loro sorriso il desiderio di pace e voglia di cambiamento. Mi sono ritrovata in mezzo a loro con il desiderio di sostenerle, è stato un impulso interiore e non un ragionamento. Seguo i loro movimenti a livello mediale perché è diventato un movimento che sta conquistando il mondo, che marcia in tutto il mondo. Tutte le notizie le riporto nella pagina italiana e cerco di diffondere la loro attività e il loro messaggio universale qui da noi, in qualità di referente italiana. Le marce più importanti sono state guidate da Leymah Gbowee, vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2011; compare anche in un video di “Prayer of the Mother”, la canzone di Yael, molto famosa.”

“Il movimento ha avuto vita in Italia quando ho visto Yael che marciava a Boston: in quel momento ho sentito forte il desiderio di scrivere un messaggio con queste parole: io spero che prima o poi anche in Italia riusciremo a fare questa cosa”. Appena l’ho diffuso ho trovato immediatamente l’appoggio di altre donne che erano pronte come me. In particolare Elisabetta Masato di Venezia, portavoce del gruppo ‘Unite per la Pace’. Insieme abbiamo lavorato per creare l’evento di domenica 12 maggio e dar vita a questo progetto in Italia al quale tutte e due teniamo veramente tanto. Ecco quindi che Il 12 maggio a Venezia è fissata la “Marcia delle Madri per la pace”, vestite di bianco, il colore di Women Wage Peace. Sabato 11 arrivano due referenti, una è Haya Raveth che è la responsabile internazionale, colei che segue il movimento Women Wage Peace nel mondo, incaricando referenti nei vari Paesi, come ha incaricato me. In Italia sono particolarmente sentiti i problemi della violenza, l’aggressione delle donne, il femminicidio, perché questi sono temi molto scottanti da noi, e con questo intento marceremo.”

“A causa di problemi burocratici, la marcia sarà in realtà itinerante, è prevista anche pioggia. Ma l’ideale è quello di andare oltre qualsiasi evento, anche quello atmosferico, speriamo non sorgano altri problemi. Abbiamo raggiunto davvero tanta gente, non so quanti parteciperanno, ma l’attenzione mediatica è presente nei confronti del movimento e migliaia di persone seguono i nostri comunicati e ci danno grande supporto. Essere referente per l’Italia di questo grandioso movimento è qualcosa che mi commuove e mi riempie di gioia, spero possa ottenere sempre maggiore divulgazione.”

Italian Women Wage Peace support: https://www.facebook.com/WWP.Italy/

Patrizia Massi

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Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
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