Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Tereza Andresen

La magia con una Canon

Tereza Andresen abita tra la Repubblica Ceca e l’Australia, si sposta durante l’anno. Ho scoperto le sue foto macro sul suo profilo Instagram e ne sono rimasta affascinata. Sono appassionata di macro, molti anni fa anch’io mi dilettavo, ma come le sue non ne ho viste. Riflettendo mi sono detta che conteranno anche la Canon, gli obiettivi e la capacità artistica ma di certo ciò che fa la differenza è quanto cuore traspare, come si riesce a vedere la realtà intorno e come trasporre questa propria realtà in un’immagine. Così l’ho contattata e in effetti ho trovato riscontro alla mia teoria: Tereza ha tanto cuore, tantissimo. È una di quelle rare persone con i piedi per terra e l’anima aperta e allargata su tutto ciò che la circonda. Vien da sé che ho desiderato parlare di lei e della sua arte in questa rubrica e con entusiasmo ha acconsentito. Ha esordito dicendo che la fotografia macro non è il più avventuroso degli hobby, stupendosi quindi che volessi metterla in risalto. Ma leggete le sue parole e andate un po’ a vedere di cosa sto parlando (link a fine articolo) e sono certa mi darete ragione.

“Sono sempre stata una grande appassionata di foto, ne ho scattate molte durante i miei viaggi perché amo i fiori e le piante. Ho iniziato a focalizzarmi sulla fotografia macro un anno e mezzo fa, quando ho deciso di creare un account Instagram dove poterle pubblicare. È stato molto stimolante conoscere i diversi stili e le tecniche usate da altri fotografi e ho imparato a usare la luce naturale a mio vantaggio e altre condizioni meteo, come la nebbia o la pioggia. I consensi che ho raccolto mi hanno incoraggiata a fare esperimenti con Photoshop ed è così che ho sviluppato uno stile tutto mio. L’avventura è partita dal mio amore per la fotografia, senza leggere libri o altro. Ho solo voluto seguire il mio istinto personale”.

“Fino al 2013 ho vissuto nella Repubblica Ceca e poi ci siamo trasferiti in Australia. Per me non è mai stato un problema il luogo, perché posso fotografare ovunque. Una fotografa argentina mi ha chiesto come penso si classifichino le fotografe donna. Entrambi i Paesi in cui vivo sono molto civilizzati e accolgono le fotografe donna con naturalezza. In effetti ci sono più uomini fotografi naturalistici, forse perché sono più disposti a viaggiare verso zone interessanti sotto questo punto di vista, fare escursioni, stare in condizioni difficili. Ma penso che ci siano più donne che fanno macrofotografia, perché è abbastanza facile. Tutto quello che hai bisogno è una buona macchina fotografica, buone capacità di editing e un giardino a portata di mano. Può farlo chiunque abbia un buon occhio e il talento per farlo”.

“Sono graphic designer e mi definisco una hobbista e macro fotografa in congedo di maternità. Faccio foto ogni volta che posso. È un’emozione entrare in un giardino e inseguire lo scatto perfetto. La mia macchina fotografica è sempre con me, perché spesso anche mentre sto guidando vedo qualcosa lungo la strada che attira la mia attenzione, questa vigilanza è una deviazione professionale che ormai ho sviluppato. Non riesco più a camminare senza scansionare i dintorni per tutto il tempo e pensare che sarebbe fantastico scattare una foto proprio lì. E quando guido devo continuamente ricordare: occhi sulla strada Tereza!”.

“La mia famiglia è una “ricercatrice dell’estate”. Io, mio marito e le nostre due bambine viviamo per 6 mesi in Australia e per 6 mesi nella Repubblica Ceca, dall’estate all’estate. Adoro fare foto nella Repubblica Ceca perché è molto più sicuro, niente può farmi male, posso sdraiarmi sull’erba e attraversare foreste, prati o cespugli, arrampicarmi su un albero ed essere perfettamente al sicuro. In Australia è tutto il contrario. La macrofotografia è un affare pericoloso, lì. Ci sono serpenti velenosi, ragni enormi, specie di insetti molto aggressivi e persino formiche super arrabbiate. Se sono fortunata e accorta riesco a evitarli tutti. Allora è il caldo che mi abbatte. Scattare foto a 40° C con il 100% di umidità è un vero incubo. Del resto, cosa non si farebbe per un grande colpo! Di solito indosso stivali da pioggia e un cappello di paglia, mi spalmo crema con filtro solare 50 SPF e porto molta acqua da bere e acqua per i fiori per creare effetti con le gocce. E anche per spruzzarmi per non svenire. Dopo 30 minuti di servizio fotografico sono praticamente cotta. Sono stata più volte punta dalle api, ho incontrato un serpente marrone velenosissimo, ho sbattuto la faccia su una ragnatela robusta e sono morta di paura temendo che l’enorme ragno dorato fosse su di me, mi ha assalito un vero panico E considera che abito nella città di Brisbane, non in qualche outback. Per cui in Australia sono un po’ limitata, posso fotografare solo orti botanici e vivai, perché fa troppo caldo e nessuno si occupa veramente del proprio giardino. Si può dire che il 20% delle foto sono scattate in Australia e l’80% in Europa”.

“Vorrei dare un consiglio ai fotografi naturalistici principianti.: attraverso questo tipo di fotografia ti stai impegnando ad aiutare gli altri a vedere la bellezza e l’unicità di ciò che la Terra ha da offrire. Fai capire loro che dobbiamo amare e preservare la Natura, altrimenti le nostre future generazioni potrebbero avere una triste visione di essa. Quindi esci, scatta foto e condividile con il mondo e soprattutto divertiti!”.

Tereza Andresen è stata scelta come una delle 12 donne fotografe naturalistiche per la presentazione al Cafayate Photo Festival 2019, che si terrà dal 23 al 26 maggio a Cafayate, nel nord dell’Argentina.

https://www.instagram.com/specks_and_all/?hl=it

https://www.specksandallphotography.com/

 

Patrizia Massi

Mostra Altro

Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
Pulsante per tornare all'inizio