Benessere

Le Energie e le Calorie segrete degli Alimenti, applicazione Metodo RQI

Per definire la condizione di “buona salute”, la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale

Ogni volta che mangiamo dovremmo ricaricare le nostre batterie, eppure a volte finiamo per scaricarle definitivamente…

COS’E’ LA SALUTE?

Per definire la condizione di “buona salute”, la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale, una forma di corrente nervosa, anche chiamata “bioelettricità”, che fornisce gli impulsi necessari al movimento degli arti e dà vitalità a tutte le cellule che costituiscono il nostro organismo. L’elettricità è definita come “un’onda di elettroni che sono costretti a muoversi da atomo ad atomo”. Vi sono molti modi per creare elettricità: quella nel nostro organismo è causata da reazioni chimiche (come quando si carica una batteria) che avvengono nelle cellule; tale processo prende il nome di “ossidazione”.

L’ossidazione avviene come conseguenza dell’assorbimento di ossigeno e nutrimento da parte delle cellule.

Nel momento in qui l’ossigeno e gli elementi nutritivi giungono al loro nucleo, e ne diventano parte integrante, viene a crearsi una minuscola corrente elettrica che ammonta a circa un 50-milionesimo di Volt.

Questa corrente, anche se appare assai debole, è sufficiente per mantenere in vita una cellula e, quando si combina con quella di altre cellule (come accade nel cervello), diventa sufficiente per causare un flusso di energia nervosa che, qualora diretto verso una parte dell’organismo, prende il nome di “impulso nervoso” e può produrre un’azione.

Poiché sono gli alimenti che assumiamo che permettono la generazione di questa energia, spetta agli stessi il compito di mantenere l’integrità termica, chimica, strutturale e funzionale del corpo. Questi quattro fattori sono ugualmente importanti ma, purtroppo, solo i primi tre sono stati presi nella dovuta considerazione. Quanto il cibo sia correlato alla generazione dell’energia che mantiene le attività funzionali del corpo, è stato infatti un argomento alquanto trascurato.

Alcune considerazioni “atipiche” nel campo della dietologia

La prima cosa da fare, nella ricerca di una dieta ottimale, dovrebbe essere l’attenta considerazione dell’effetto che essa avrà sulle cellule dell’organismo, sul rapporto acido/basico e quanto potrà aumentare o diminuire l’energia nervosa disponibile. Il Dr. A. George Wilson enumera quattro modi nei quale una dieta scorretta può interferire sul buon funzionamento delle cellule:

Incapacità di fornire il giusto nutrimento alle cellule, sia per i processi di ossidazione che per la creazione di nuove cellule.

Per definire la condizione di “buona salute”, la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale, una forma di corrente nervosa, anche chiamata “bioelettricità”, che fornisce gli impulsi necessari al movimento degli arti e dà vitalità a tutte le cellule che costituiscono il nostro organismo. L’elettricità è definita come “un’onda di elettroni che sono costretti a muoversi da atomo ad atomo”. Vi sono molti modi per creare elettricità: quella nel nostro organismo è causata da reazioni chimiche (come quando si carica una batteria) che avvengono nelle cellule; tale processo prende il nome di “ossidazione”.

L’ossidazione avviene come conseguenza dell’assorbimento di ossigeno e nutrimento da parte delle cellule.

Nel momento in cui l’ossigeno e gli elementi nutritivi giungono al loro nucleo, e ne diventano parte integrante, viene a crearsi una minuscola corrente elettrica che ammonta a circa un 50-milionesimo di Volt.

Questa corrente, anche se appare assai debole, è sufficiente per mantenere in vita una cellula e, quando si combina con quella di altre cellule (come accade nel cervello), diventa sufficiente per causare un flusso di energia nervosa che, qualora diretto verso una parte dell’organismo, prende il nome di “impulso nervoso” e può produrre un’azione.

Poiché sono gli alimenti che assumiamo che permettono la generazione di questa energia, spetta agli stessi il compito di mantenere l’integrità termica, chimica, strutturale e funzionale del corpo. Questi quattro fattori sono ugualmente importanti ma, purtroppo, solo i primi tre sono stati presi nella dovuta considerazione. Quanto il cibo sia correlato alla generazione dell’energia che mantiene le attività funzionali del corpo, è stato infatti un argomento alquanto trascurato.

LA RICERCA DELL’ING. ANDRE’ SIMONETON

L’Ingegnere francese Simoneton, ha speso ben vent’anni facendo ricerche sull’effetto che gli alimenti possono avere sul corpo umano. Poiché tutto ciò che vive, compreso il nostro organismo, emette radiazioni, egli si chiese quali radiazioni lo indeboliscono e quali lo fortificano.

Per portare avanti le sue ricerche, usò un contatore Geiger, una camera ionizzante di Wilson e il Biometro di Bovis, che è graduato in Angstrom e può misurare anche le onde che sono lunghe solo un decimilionesimo di millimetro.

Con tali strumenti fu in grado di stabilire che ogni essere umano emette delle radiazioni attorno ai 6200/7000 Angstrom (questa lunghezza d’onda corrisponde al colore rosso dello spettro solare). Constatò anche che al di sotto dei 6500 Angstrom l’organismo non può più mantenersi in buona salute e compare la malattia.

Colore della lunghezza d’onda in Angstrom (A°) – Utilità delle radiazioni

Infrarosso 7601-9000 A°: frequenze indispensabili per la vita

Rosso 6201-7600 A°: frequenze indispensabili per la vita

Arancio 5901-6200 A°: frequenze indispensabili per la vita

Giallo 5801-5900 A°: frequenze indispensabili per la vita

Verde 5201-5800 A°: frequenze insufficienti per la vita, ma comunque utili

Blu 4501-5200 A°: frequenze insufficienti per la vita, ma comunque utili

Indaco 4301-4500 A°: frequenze insufficienti per la vita, ma comunque utili

Violetto 3901-4300 A°: frequenze insufficienti per la vita, ma comunque utili

Ultravioletto 3001-3900 A°: frequenze insufficienti per la vita, ma comunque utili

Raggi X 2600-3000 A°: frequenze nocive per gli esseri umani. Per mantenersi con vibrazioni ad una lunghezza d’onda superiore ai 6500 Angstrom (verso l’infrarosso), il nostro organismo deve continuamente adattarsi all’influenza di ogni specie di radiazioni, siano esse dovute a pensieri, emozioni, alimentazione, medicamenti, radiazioni cosmiche, solari, terrestri, ecc. Un ruolo assai importante per il mantenimento della buona salute viene pertanto rivestito dagli alimenti, dalle bevande, dallo stile di vita e dall’ambiente in cui si vive.

Prove di laboratorio, effettuate su animali, hanno dimostrato che gli alimenti sintetici, pur fornendo un’alimentazione equilibrata dal punto di vista qualitativo e calorico, non è sufficiente per fornire uno sviluppo normale. Questo significa che, oltre ai consueti elementi (proteine, carboidrati, ecc.), gli alimenti devono anche possedere delle “vibrazioni energetiche”, capaci di mantenere la vita. Una volta fatte queste considerazioni, l’Ing. Simoneton controllò un gran numero di alimenti che suddivise nelle 4 grandi categorie.

Nel prossimo articolo saranno riportate -e spiegate- queste categorie  ed i loro cibi.

Marco Fincati 

Fonte: www.rqi.me

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