LEGGE D’ATTRAZIONE. Tu chiamale se vuoi… “emozioni”

Le nostre emozioni, costituiscono dunque il linguaggio per interagire con l’Universo.

Carissimi Amici, carissime Amiche, l’Universo colloquia con noi attraverso le nostre emozioni. Le nostre emozioni, costituiscono dunque il linguaggio per interagire con l’Universo.

Le nostre immagini – proiezioni – e le relative emozioniprocurateci, sono gli elementi che costituiscono il nostro presente ed il nostro futuro.

Poiché all’Universo “chiediamo”, dobbiamo essere consapevoli che non sono tanto le parole che utilizziamo, quanto le nostre emozioni, ad essere determinanti per raggiungere i nostri obiettivi. La sola nostra richiesta rivolta all’Universo, ben poco può fare se non è supportata, “impregnata”, dalle nostre emozioni.

Che cosa vuol dire “provare emozioni”? Come si manifestano? E’ possibile stimolarle?

Le emozioni sono reazioni che scaturiscono da un sentimento intenso.

Mentre proviamo un’emozione, avvertiamo modificazioni psichiche e reazioni fisiologiche quali l’alterazione delle attività motorie, cardiocircolatorie, respiratorie, ecc., commisurate al livello di intensità che attribuiamo al fattore scatenante.

La manifestazione di tali reazioni è prettamente soggettiva: ognuno ha la propria percezione di fronte ad una determinata situazione, cui consegue un’altrettanto soggettiva emozione. L’importante è saperla riconoscere e “gestire”.

Le emozioni sono fondamentali per attrarre o respingere la realizzazione dei nostri desideri. Esse possono manifestarsi anche in chiave negativa indicandoci, in tal caso, con preziosa precisione “quello che non vogliamo” e, quindi, a ben comprendere “ciò che desideriamo”.

E’ fondamentale comprendere che le emozioni negative, sono molto dannose per noi stessi: non solo non ci fanno sentire bene: ci privano di energia.

Liberarsi da un’emozione negativa è possibile, a patto di impegnarci nel riconsiderare da un diverso punto di vista, l’evento causante lo stato d’animo negativo – esiste sempre un criterio diverso di valutazione.

Inizieremo così a rilasciare la deleteria sensazione ed a sentirci meglio, sino a stare bene. In breve, questo significa sostituire i pensieri negativi con immagini positive, ma, questo, è un processo che richiede un tempo prettamente soggettivo, che deve essere rispettato da noi stessi. Non dobbiamo “forzare” le nostre percezioni perché, quand’anche fosse possibile, questo atteggiamento, agirebbe una resistenza in noi stessi. La resistenza, in questo caso, agisce da rafforzativo, di quanto tentiamo di respingere.

Accogliamo l’emozione negativa ed osserviamola: essa è dunque considerabile una buona opportunità per prenderne coscienza in modo attivo e quindi invertire la tendenza del nostro pensiero da ciò che non vogliamo a ciò che vogliamo.

Un abbraccio!

Daniela Cavallini

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