L’incontinenza urinaria è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina. Pur non essendoci statistiche ufficiali in merito, alcune stime dicono che, solo in Italia, sono 2,5 milioni le persone che soffrono di questo disturbo e che, almeno il 50% della popolazione anziana, ne sia colpita.
Tipi di incontinenza urinaria
Esistono tre tipi fondamentali di incontinenza:
- incontinenza da stress: quando la perdita di urina è causata da uno stimolo (uno sforzo, uno starnuto, un colpo di tosse o un improvviso scoppio di riso), che esercita una pressione sulla vescica
- incontinenza da urgenza: si tratta di una improvvisa esigenza di urinare, determinata da una contrazione imprevista e incontrollabile della vescica, che rende impossibile trattenere lo stimolo (si può verificare anche di notte)
- incontinenza da rigurgito: nonostante la vescica sia piena, si riscontrano delle difficoltà nello svuotarla completamente durante la minzione
Quali sono le cause dell’incontinenza urinaria
Le cause dell’incontinenza possono essere molteplici.
Una delle più frequenti è la cistite, infiammazione di natura infettiva, che incrementa il bisogno di urinare. La cistite interstiziale è, invece, una disfunzione cronica a carico delle pareti pelviche che rende difficile e continuo l’urinare.
Negli uomini, ciò può accadere in presenza di una prostata ingrossata o dopo l’intervento di rimozione della stessa.
L’incontinenza urinaria può essere causata anche dalla presenza di calcoli, da problemi intestinali, da patologie che alterano la funzionalità nervosa come il Parkinson e l’Alzheimer. Non solo: la mancanza di controllo della vescica può derivare dai danni ai nervi causati da diabete, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale.
Infine, alcuni alimenti (alcol, caffeina, bevande dolci e gassate, cibi acidi come agrumi e pomodori) e determinati farmaci (antidepressivi, antipsicotici, anticolinergici, diuretici, analgesici, sedativi e narcotici centrali) possono accelerare gli stimoli o interferire con il normale bisogno di urinare.
Perché l’incontinenza urinaria colpisce soprattutto le donne?
Perché? Perché nelle donne i cambiamenti fisici derivanti dalla gravidanza, dal parto, dalla menopausa o dall’isterectomia (intervento di rimozione dell’utero) possono provocarne la disfunzione. Inoltre, tra le cause che facilitano l’insorgenza dell’incontinenza urinaria ci sono:
- la stitichezza cronica, un problema che colpisce soprattutto le donne
- la depressione endogena -che colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini- e il conseguente utilizzo di antidepressivi
- l’ereditarietà: le figlie di madri incontinenti hanno un rischio tre volte più grande di soffrire del disturbo
Diagnosi e trattamenti
In caso di incontinenza urinaria femminile, la competenza medica del disturbo si spartisce tra la figura del ginecologo e quella dell’urologo. Da un po’ di anni, infatti, è stata creata la figura dell’uroginecologo, che risulta essere lo specialista di riferimento nei casi ci sia necessità di intervenire con un approccio diagnostico e terapeutico impegnativo.
Gli esami di base necessari per inquadrare il problema sono alcuni esami del sangue, l’esame delle urine, l’urinocoltura e l’ecografia dell’addome con valutazione del residuo d’urina in vescica dopo aver urinato. Questi esami confermano e/o escludono la presenza di infezioni delle vie urinarie, alterazioni anatomiche dell’apparato urinario e genitale maschile e femminile, nonché la presenza di malattie sistemiche concomitanti.
Per risolvere il problema dell’incontinenza urinaria esistono sia terapie farmacologiche, che chirurgiche. Sarà in entrambi i casi il medico specialista a stabilire, dopo un’attenta diagnosi, quali siano le più appropriate.
Come prevenire l’incontinenza urinaria
Le raccomandazioni per prevenire l’incontinenza urinaria sono, neanche a dirlo, quelle che consentono di mantenere uno stile di vita sano. Quindi:
- attività fisica regolare
- alimentazione equilibrata povera di grassi e ricca di fibre, frutta e verdura
- non prendere peso
- bere almeno 2 – 2,5 litri di acqua al giorno
- evitare gli alcolici e il fumo
Cristina Svegliàti