Ambiente

L’ONA rivela: Milano è la Capitale dell’amianto con record di casi di mesotelioma

L'Osservatorio Nazionale sull'Amianto ha presentato dati epidemiologici sulla presenza della "fibra killer" e sui tumori a essa legati. In Lombardia 2000 decessi nel solo 2017

I dati epidemiologici dell’Osservatorio nazionale sull’amianto (Ona) sulla presenza della “fibra killer” e sui tumori a essa legati, rivelano che Milano è “la capitale dell’amianto con record di casi di mesotelioma (il tumore che nasce dalle cellule del mesotelio) e in Lombardia si sono registrati duemila decessi nel solo 2017 per patologie correlate. Il mesotelio è un tessuto che riveste come una sottile pellicola la superficie delle membrane sierose che “foderano” la parete interna di torace, addome e lo spazio intorno al cuore. E il mesotelioma  è proprio un tumore raro che colpisce più frequentemente gli uomini ed è associato soprattutto all’esposizione all’amianto.

I dati sulla presenza della “fibra killer” e sulle patologie tumorali collegate sono stati svelati dal presidente dell’Osservatorio Ezio Bonanni. Ciò che emerge è come nel capoluogo lombardo ci sia stata “una particolare trascuratezza nelle misure di sicurezza che, seppur in sé poco efficaci, avrebbero diminuito le esposizioni e dunque l’impatto della fibra killer sulla salute dei lavoratori e dei cittadini”. Dal 2008 l’Ona ha segnalato la condizione di rischio in Lombardia, con particolare riferimento agli istituti scolastici e alle case popolari presenti nella città di Milano e in tutta la regione. Tra il 2000 e il 2015 si sono registrati un totale di 5.680 casi di mesotelioma in Lombardia (882 tra Milano e l’hinterland) e sempre in costante aumento. Proprio in Lombardia “c’è ancora il 33% della presenza totale di amianto in Italia e ci sono 6 milioni di metri quadri, di cui 1,5 di amianto in matrice friabile, che hanno necessità di bonifica e smaltimento, altrimenti si continueranno ad avere ulteriori esposti, malati e decessi”, ha spiegato l’Osservatorio.

Maurizio Ascione, pm titolare di molte inchieste su grandi aziende per la morte di operai finite con assoluzioni, ha dichiarato come la magistratura stia seguendo un “complesso e profondo percorso sulla tematica, atteso il principio della obbligatoria azione penale che poi, però deve confrontarsi con la verifica della responsabilità penale che è personale”.  Secondo Ascione servirebbe “una riflessione, anche in altre sedi, prima di tutto del Legislatore, avendo l’esperienza di processi in questo settore che mostrano la drammaticità delle vicende esistenziali, nonché l’esigenza di risposte coerenti dal mondo scientifico ed industriale”.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."
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