Storia

Luigi Galvani: il grande scienziato italiano che ha segnato un’epoca

La geniale intuizione del padre della neurofisiologia

In questa rubrica ci siamo più volte occupati degli scienziati che con le loro scoperte hanno cambiato il volto della scienza lasciando un’impronta indelebile nella storia. Continueremo ora la conoscenza di questi personaggi parlando di uno scienziato italiano, non particolarmente conosciuto al grande pubblico, ma che con le sue scoperte ed intuizioni ha dato un contributo fondamentale all’evoluzione della conoscenza umana.

Luigi GalvaniLuigi Galvani nasce a Bologna il 9 settembre del 1737 compiendo i primo studi in lettere e filosofia, per poi laurearsi in medicina nel 1759; entra poi nell’Accademia delle Scienze divenendo professore di Anatomia e Chirurgia. La sua attività di ricerca trova applicazione nell’anatomia comparata, disciplina rispetto alla quale scrive trattati sulle strutture ossee, sui reni degli uccelli, sul loro apparato uditivo, e molti altri.

Galvani si divide quindi tra insegnamento, ricerca e professione medica, quest’ultima considerata alla stregua di una missione, tanto che spesso rinuncia a percepire quanto dovuto per le sue prestazioni di medico quando si tratta di curare i poveri. Tra l’altro, la sua passione per la scienza arriva a tal punto che allestisce un laboratorio in casa propria (dove compie esperimenti con l’aiuto e la collaborazione della moglie Lucia), oltre a realizzare una biblioteca di più di quattrocento volumi.

E’ però nel 1791 che Galvani realizza lo studio per il quale diverrà famoso nella storia della scienza. Lo scienziato infatti si accorge, dopo aver dissezionato una rana, che un muscolo si contrae dopo stimolazione  del nervo ad esso collegato, e comincia ad indagare su come questo fenomeno potesse avere luogo.

Ed è qui che viene realizzato lo storico esperimento: Galvani tocca i nervi della rana con uno spillo legato ed una macchina elettrica e si accorge che i muscoli della rana si contraggono. Ipotizza quindi che vi sia una relazione tra vita ed elettricità, deducendo che l’elettricità fosse prodotta dal cervello e da questo trasmessa attraverso i nervi, divenendo grazie a questa epocale intuizione uno dei padri della moderna neurofisiologia e delle neuroscienze.

Galvani, che nel frattempo aveva perso gli incarichi pubblici essendosi rifiutato di giurare fedeltà alla repubblica rivoluzionaria anticlericale instaurata con l’arrivo dei francesi nel 1796, (era uomo di profonda fede religiosa), muore in povertà il 4 dicembre del 1798.

L’opera di Luigi Galvani è stata di epocale importanza nella storia del progresso della conoscenza umana, tanto che oggi esiste un cratere lunare a lui dedicato, oltre ed un asteroide che porta il suo nome, dal quale deriva poi il verbo “galvanizzare” (inteso come elettrizzare, stimolare), e perfino in inglese esiste il termine “galvanize”.

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Marco Ammendola

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Marco Amendola

Anche se faccio tutt'altro lavoro, sono da sempre appassionato di storia, un romanzo talmente avvincente che non necessita di un finale a sorpresa

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