Economia

MES: L’EUROGRUPPO TROVA L’ACCORDO DEFINITIVO

Accesso al credito con condizionalità limitate; le risorse saranno destinate a sostenere i costi relativi alle spese sanitarie e di prevenzione supplementari, causate dalla pandemia di COVID-19

Scadenza dei prestiti a dieci anni, tasso annuale a 0,1%, costo una tantum di 0,25% e costo annuale di 0,005%: sono questi gli elementi-chiave del MES sui quali ieri l’Eurogruppo ha raggiunto l’accordo definitivo. I Paesi che ne faranno richiesta avranno un accesso al credito con condizionalità limitate; le risorse saranno destinate a sostenere i costi relativi alle spese sanitarie e di prevenzione supplementari, causate dalla pandemia di COVID-19.

I Paesi membri avranno tempo sino alla fine del 2022 per poter fare richiesta di accesso al MES ma è verosimile che possa esserci un posticipo di questa scadenza. “Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, in modo coerente con il coordinamento fiscale e di bilancio, e il quadro di sorveglianza, compresa la flessibilità” delle regole europee. E’ quanto si legge nel documento conclusivo dell’Eurogruppo.

Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha dichiarato che “l’Eurogruppo conferma che il MES potrà offrire finanziamenti per il 2% del PIL a tasso quasi zero per spese sanitarie e di prevenzione dirette e indirette legate al COVID-19. La Commissione verificherà solo questo requisito. Non potranno essere introdotte condizioni aggiuntive”.

I ministri dell’Economia dei Paesi UE hanno sottolineato che “la sorveglianza e il monitoraggio dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato dal COVID-19”. Ciò significa che “l’intensità” del controllo sui conti “dovrebbe essere commisurata e proporzionata alla severità delle difficoltà finanziarie incontrate e dovrebbe tenere in considerazione la natura dell’assistenza finanziaria ricevuta”. “Per assicurare una puntuale restituzione degli aiuti”, il MES metterà in campo il sistema di allerta rapido.

Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha spiegato che l’accordo prevede “una linea di credito da 240 miliardi di euro per gli Stati che lo desiderano, per soddisfare le esigenze di finanziamento legate al COVID”. La linea “sarà operativa dal primo giugno”.

Parole di soddisfazione per il risultato ottenuto, sono state espresse dal Segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti che su Facebook ha scritto: “Continua il negoziato in Europa. Oggi un altro passo avanti, sarà possibile utilizzare il MES senza condizionalità per gli investimenti in sanità. Una grande opportunità per l’Italia: 37 miliardi di euro per ospedali, assunzione di medici infermieri, personale, investimenti per nuovi farmaci e cure. Costruiamo un grande piano con le Regioni per la rinascita italiana e per migliorare la vita delle persone”.

Nettamente contrario il leader della Lega Matteo Salvini. “Il MES non è un regalo, sono soldi dati in prestito, da restituire a precise condizioni scelte a Bruxelles e non in Italia – ha affermato il Segretario del Carroccio -. La Lega, insieme a tanti economisti italiani, continua a ritenere quella del MES una strada pericolosa e priva di certezze, mentre l’emissione straordinaria di Buoni del Tesoro “Orgoglio Italiano”, garantiti come dovuto dalla BCE, per un importo anche maggiore non avrebbe per l’Italia nessun rischio né condizione”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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