MES: SALVINI-CONTE, ALTISSIMA TENSIONE

Il leader leghista invoca Mattarella e prepara un esposto contro il premier che minaccia querela

Sul MES, il meccanismo sul quale si articola il fondo ‘salva-Stati’, è altissima la tensione tra il leader della Lega, Matteo Salvini ed il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri alla Camera, Salvini ha dichiarato: “Chiediamo un incontro al Presidente Mattarella per evitare la firma su un trattato che sarebbe mortale per l’economia italiana”. “I nostri avvocati – ha aggiunto il Segretario del Carroccio – stanno studiando l’ipotesi di un esposto ai danni del Governo e di Conte”. Salvini sembra parlare con cognizione di causa: “Chi è a questo tavolo ha ampia documentazione. Io scrissi: ‘Non firmiamo un c….” e precisa: “Conte e Tria ci dissero che nessun impegno era stato preso”, rimarcando che “decine di parlamentari M5s e Pd concordano con la Lega”, in merito alla linea da adottare sul MES.

Nella vicenda si registra il commento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che, in un’intervista rilasciata a Tgcom24 afferma: “Aspettiamo il premier in Aula. Vogliamo che dica la verità agli italiani sul Mes e sulle trattative in merito al meccanismo Salva-Stati”.

Prende le distanze da Salvini, il Segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. “La Lega vive alimentando paure – scrive su Facebook -. Quando era al Governo, Salvini ha condiviso e approvato la riforma del fondo Salva-Stati. Ora, come al solito, diffondono teorie false per danneggiare l’Italia, la sua forza e credibilità per allontanarla dall’Europa e indebolirla. Non lo permetteremo mai”.

Immediata la replica del premier: “Vorrei chiarire agli italiani che io non ho l’immunità, lui sì, e ne ha già approfittato per il caso Diciotti. Veda questa volta, perché io lo querelerò per calunnia di non approfittarne più”.

Conte riferirà alla Camera il prossimo 2 dicembre alle ore 13. “Il primo momento utile è lunedì, come sempre sarò in Parlamento, in modo trasparente, a riferire tutte le circostanze”, ha spiegato.

Antonio Marino

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