Politica

Migranti: il vertice di Governo soddisfa tutti

Conte: "Incontro proficuo". Trenta: "Le navi prendono ordini dal Ministro competente, poi si lavora insieme". Salvini: "Controlli preventivi sulle navi ONG"

Roma, 11 luglio – Il vertice di Governo sul tema dei migranti, svoltosi ieri sera a Palazzo Chigi, ha soddisfatto tutte le parti in causa. Presenti, il premier, Giuseppe Conte, il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il titolare degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi ed il Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Conte, commentando il vertice ha detto che “è stato proficuo perché abbiamo rivisto i dati sui flussi e gli elementi di contrasto al traffico illegale”.

La Trenta ha dichiarato: “Nonostante l’agitazione del momento, stiamo lavorando tutti insieme per la sicurezza del Paese. Le navi prendono ordine dal ministro di riferimento, ogni Ministro ha una sua area di competenza e nelle aree di concorso in cui si partecipa insieme alla competenza di un altro Ministero, ci si coordina. Ma l’ordine viene sempre dal Ministro di riferimento, poi l’attività viene svolta insieme”. Il Ministro ha poi sottolineato che “non c’è un pericolo eccessivo proveniente dalla Libia, mentre sono aumentati gli sbarchi dalla Tunisia”. “Salvini non mi ha chiesto di far intervenire la Marina nei porti”, ha spiegato la Trenta. “Quello che potrebbe fare la Marina non riguarda i porti. Si può compiere attività di controllo maggiore nell’area di nostra competenza”.

Salvini ha portato al vertice la proposta di svolgere controlli preventivi a bordo delle navi ONG che soccorrono i migranti “per verificare se abbiano tutti i requisiti”. I controlli dovrebbero essere condotti dalla Marina Militare. “Ho portato al tavolo un numero di morti e dispersi più che dimezzato rispetto all’anno scorso, parlano di una riduzione di partenze, di sbarchi. Nel decreto sicurezza ci saranno multe più alte, sequestro, più uomini e più mezzi in Libia. Per il momento, toccando ferro, i numeri ci danno ragione”, ha detto ancora Salvini. “Siccome prevenire è meglio che curare – ha sottolineato il Ministro dell’Interno – in caso di nuovi conflitti vogliamo farci trovare pronti. A me basta che le navi delle Forze Armate difendano i confini via terra, via mare, via aereo: Esercito, Marina Militare, Guardia di Finanza. Se ciascuno fa il suo in Italia entra chi ha il permesso di entrare”.

“Se la Tunisia farà il suo, il problema dei barchini fantasma è sostanzialmente risolto”, ha affermato Salvini. “Non esistono sbarchi fantasma, ci sono sbarchi piccoli, medio, grandi. I numeri a oggi dicono che siamo a 3.126, tutti vengono beccati e controllati. Ma siccome la metà di queste partenze, si verificano da Tunisia e Algeria, il presidente del Consiglio si è fatto carico di sollecitare gli amici tunisini, dove non c’è guerra, a verificare e bloccare queste partenze”.

Il leader leghista ha preannunciato il suo viaggio in Finlandia per la settimana prossima dove incontrerà “tutti i colleghi europei e sensibilizzarli sul fatto che tutti devono farli di più”.

Durante il vertice si è anche stabilito che l’Italia sosterrà ulteriormente la Guardia Costiera libica con training e risorse materiali.

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Redazione La Voce

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