Calcio Serie A

Milan: servono difensori per la difesa a quattro in attesa di conoscere il futuro di Romagnoli

Milan

Nella giornata di ieri il club rossonero si è unito – come molte altre società italiane – al dolore di Gennaro Gattuso; l’indimenticato ex centrocampista ed ex allenatore del Milan, attualmente alla guida tecnica del Napoli, è stato infatti colpito dal lutto per la prematura scomparsa della sorella Francesca, vinta all’età di soli 37 anni da una malattia fulminante.

Nel frattempo la società di via Aldo Rossi continua ad imbastire le proprie operazioni sul mercato e, più nello specifico, sta attentamente valutando la possibilità di ricostruire il pacchetto difensivo, per lo più in considerazione dell’arrivo in panchina di Ralf Rangnick. Allo stato attuale tutto ruota intorno al futuro di Alessio Romagnoli, la cui eventuale cessione – unitamente a quella possibile di Donnarumma – andrebbe a costituire un consistente tesoretto in vista delle future mosse di mercato. Qualora invece il centrale romano ex blucerchiato dovesse decidere di continuare a dirigere il centro della difesa dei rossoneri, il Milan si troverebbe a dover ripiegare su qualche situazione interna circa i difensori da affiancare a lui e a Theo Hernandez.

Il budget a disposizione, infatti, non consente operazioni esorbitanti, pertanto la dirigenza si sta muovendo per capire quali possano essere i futuri componenti del reparto. Da una parte c’è Mateo Musacchio, il cui contratto è in scadenza il 30 giugno 2021, che non ha mai fatto mistero di voler rimanere a Milanello; nel gennaio scorso è poi arrivato Simon Kjaer, diventato titolare proprio al posto dell’argentino, rimasto per lunghi tratti infortunato. Pur essendosi ben comportato in campo – soprattutto all’inizio – il danese è comunque un giocatore in prestito e per assicurarselo la società rossonera dovrebbe versare 2 milioni e mezzo di euro nelle casse del Siviglia; cifra non certo esorbitante, che tuttavia va valutata in rapporto alle future scelte dell’entourage.

Il Milan quindi è chiamato a cautelarsi inserendo almeno un altro centrale, a maggior ragione se Kjaer dovesse fare ritorno in Spagna; un’ipotesi potrebbe essere rappresentata da Gabbia, che verrebbe quindi così definitivamente lanciato tra i “grandi”. Un’altra, non proprio stuzzicante per i palati rossoneri, riconduce a Duarte, che non ha particolarmente entusiasmato prima di fratturasi il calcagno.

La situazione potrebbe cambiare, e quindi consentire interventi più robusti, soltanto se a risultassero favorevoli le due variabili rappresentate dalla qualificazione alle coppe europee e, soprattutto, dal bilancio di fine anno.

Donatella Swift

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Redazione La Voce

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