Cronaca

Milano, mercatino di Viale Puglie: ritorna la paura dei residenti

Con la ripresa dei mercati all'aperto, temono possa riproporsi il problema del famigerato "mercatino" e per questo rivolgono l'ennesimo appello all'Amministrazione comunale

Milano, 29 maggio – Con la riapertura dei mercati scoperti a Milano, lo scorso 25 maggio, nell’ambito dell’emergenza coronavirus, torna prepotente un’ormai annosa questione: quella legata al degrado ed all’illegalità provenienti dal famoso “mercato delle pulci” che si tiene ogni fine settimana nell’area di Viale Puglie-Tertulliano. I residenti combattono da anni per chiederne la chiusura ma fin’ora, le loro rimostranze sono rimaste inascoltate. Oggi temono che con la ripresa dei mercati all’aperto, possa riproporsi il problema del famigerato “mercatino” e per questo rivolgono l’ennesimo appello all’Amministrazione comunale per chiedere l’adozione del provvedimento di chiusura definitiva.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Comitato di quartiere Grigioni, residenti delle zone Corvetto, Lucania, Sulmona, Tertulliano, Bacchiglione, Puglie e Comitato di quartiere Insubria-Molise_Varsavia.

“Sono oramai cinque lunghissimi anni che i residenti della zona di Corvetto, viale Lucania, viale Puglie,  via Sulmona, Quartiere Grigioni, Quartiere Bacchiglione, Piazzale Cuoco, Piazzale Bologna e buona parte di Corso Lodi, combattono contro il degrado e l’abusivismo del “mercato delle pulci”, oramai tristemente famoso che si trova nell’area adiacente a Viale Puglie-Tertulliano.

Il lungo elenco dei quartieri interessati vuole essere sottolineato proprio per evidenziare la vastità di disagio che interessa la zona. 1560 persone che hanno sottoscritto una raccolta firme affinché questo luogo di ritrovo per delinquenti, spacciatori, prostitute, ricettatori, ladri e nullafacenti venga definitivamente chiuso.

Fa impressione vedere come ogni domenica centinaia di persone arrivino di proposito per acquistare merce rubata come, ad esempio, alimentari, attrezzi da lavoro, apparecchiature elettroniche di ogni genere. Ciò che non si riesce a vendere all’interno del mercato e nelle bancarelle abusive appena fuori dallo stesso, viene venduto in maniera fugace e astuta all’interno della ferrovia che collega lo scalo di Porta Romana a diverse cittadine lombarde.

Fa impressione vedere come il faticoso lavoro dell’unica pattuglia della Polizia Locale diventi in poche ore oggetto di scherno da parte di venditori ed acquirenti che, in barba alle norme di sicurezza, igiene, decoro, agiscono sotto i loro occhi.

Negli anni, i residenti si sono impegnati nel dare un’immagine decorosa, pulita, sicura di questa zona, organizzando autonomamente la raccolta dei rifiuti, segnalando ogni problematica alle Istituzioni, facendo numerose chiamate alla Polizia Locale che, come un disco risponde di non poter fare nulla. Nonostante ciò nulla è cambiato, niente è stato fatto per il rispetto dei residenti che ogni domenica assistono a questo spettacolo indegno.

La fiducia nelle Istituzioni è venuta meno per ovvi motivi. La documentazione che testimonia quanto i residenti lamentano e denunciano, riempie oramai un armadio intero nell’indifferenza generale.

Il nostro Sindaco non ha mai fatto nulla per aiutare i residenti che con molta dignità, compostezza ed educazione, aspettano invano una risposta definitiva: ci dica come sia possibile che esistano posti del genere in una città meravigliosa come Milano. Le famiglie residenti nella zona sono costrette a chiudere bene le porte di casa, box e cantine, oggetto di furti da molti anni e sempre nelle giornate immediatamente precedenti a quelle dove si tiene il mercato. Com’è possibile che sia stato autorizzato uno smercio del genere, indegno anche per i peggiori bassifondi di qualunque città.

Il mercato va chiuso, va ridata aria pulita ad un terreno che potrebbe essere uno splendido parco, così come previsto già da molti anni con l’ampliamento del Parco Alessandrini: il famoso “secondo lotto” per un importo di 5.874.000 di euro, scritto in tutti i documenti programmatici triennali e previsto per il 2021. Questo veniva scritto esattamente il 2 febbraio 2020.

Ora, 29 maggio 2020, “ringraziamo” il coronavirus che, senza fare alcuna manifestazione, alcun presidio e bandiere, ha riqualificato la zona in soli 60 giorni!

I quartieri sono più sicuri e più puliti; le persone escono di casa e finalmente percepiscono una maggior sicurezza; gli spazi di confine con il mercatino, dove ci sono alcuni giardini pubblici e privati, sono tornati ad essere frequentati durante la giornata da anziani e bambini con genitori; mattina e sera sono rientrati nel circuito dei runner che, in questi anni avevano scelto percorsi più sicuri. I residenti che abitano vicino al mercato non vengono più svegliati alle 4 di mattina da schiamazzi e urla incomprensibili e fumi nauseabondi, probabilmente tossici. Non si sente più neanche la sirena dei treni costretti a rallentare per non investire persone sulle rotaie.

I quartieri sono tornati a vivere. Quasi estinta la presenza delle carovane di ROM che stanziavano lordando le vie meno frequentate dei quartieri, depredando i nostri appartamenti, cantine e supermercati per rivendere la refurtiva al “mercato” in questione.

Purtroppo però, il sogno sta per finire. Le amministrazioni sono assenti; nessuna informazione arriva dal Comune, nessuna azione per una chiusura definitiva. Il coronavirus se ne sta andando e i primi movimenti sospetti per una prossima riapertura del mercato sono in corso.

Il 25 maggio, tutti i mercati all’aperto hanno ripreso le loro attività: cosa succederà adesso?

Aspettiamo senza cedere: nessun residente smetterà di dare battaglia a degrado ed illegalità, fino alla chiusura definitiva del “mercato delle pulci”.

Comitato di quartiere Grigioni

Gruppi residenti di

  • Corvetto Lucania
  • Sulmona, Tertulliano, Bacchiglione, Puglie,

Comitato di quartiere Insubria-Molise_Varsavia”.

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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