Politica

Milano, Ordinanza anti-alcol da asporto. De Chirico (FI): “Confusionaria, i milanesi chiedono chiarezza”

Il Consigliere comunale azzurro: "Sarebbe opportuno ritirarla e intensificare le pattuglie a presidio delle zone più calde". In allegato, il testo dell'Ordinanza

Milano, 27 maggio – “L’Ordinanza del Sindaco che vieta la vendita di bevande alcoliche da asporto è scritta davvero male. Sala apponendo la sua firma ammette consapevolmente di non riuscire a garantire il controllo del territorio con la Polizia Locale. Fa piombare Milano in una sorta di regime afgano dove i talebani pongono divieti oscurantisti”. Ad affermarlo è Alessandro De Chirico, Consigliere comunale a Milano per Forza Italia.

“Con la sua Ordinanza – prosegue De Chirico – Sala condanna a morte centinaia di piccole attività che non hanno gli spazi sufficienti per accogliere decine di avventori, nemmeno quando si potranno allargare all’esterno grazie alla delibera sul COSAP gratuito. Inoltre, con la generica dicitura “vietata la vendita di bevande alcoliche da asporto” non si capisce se una pizzeria può vendere birre da asporto in aggiunta a una capricciosa e due margherite. Come non chiarisce affatto se un’enoteca può continuare a vendere bottiglie a chi, uscito dall’ufficio, vuole comprare un pinot grigio da stappare in tranquillità a casa con i propri cari. A meno che, si legge nell’ordinanza, lo stesso non vada a fare la spesa in un centro commerciale. La vineria sottocasa no, ma il supermercato della GDO può vendergliela. E poi non si capisce perché si vieta di bere una birra all’ombra della Madonnina, ma non si proibisce di mangiare un gelato fuori da una delle tante gelaterie che in questi giorni di caldo viene presa letteralmente d’assalto o di mangiare un sandwich in una delle paninoteche di tendenza oppure un piatto esotico all’esterno dei più ricercati fastfood etnici”.

“Gli assembramenti alcolici sono da vietare, ma quelli gelatosi o paninareschi vanno bene perché il contagio si blocca sulla salsa allo yogurt”, ironizza il Consigliere azzurro.

“Sarebbe opportuno ritirare l’ordinanza e intensificare le pattuglie a presidio delle zone più calde. Non si capisce cosa abbia spinto Sala a firmare un obbrobrio del genere, i soliti malpensanti penseranno a qualche spritz di troppo”, conclude De Chirico.

Documento principale – Ordinanza contingibile

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